Il Lord Brummel che fa sedere i Portieri
Vero, sono “solo” due gol.
Ma ci sono gol e gol, ci sono gol che dicono qualcosa e gol che dicono poco o niente.
Sto parlando del nostro Albert, in arte Gudmundsson.
Se si dice che è buono non si dice niente di nuovo, per carità.
Lo vede anche un cieco, che il ragazzo ha talento.
Però se si guardano i gol che ha fatto e non sono gli unici, non sono dei gol da un tanto al chilo e sono secondo me, sempre intonati col personaggio.
In poche parole Albert fa cose molto difficili in un modo che sembrano facili. Le fa con una semplicità e una freddezza quasi disarmante.
Sarà perchè è Islandese, ma sembra uno che sia passato di lì per caso e abbia detto: bè togliamoci questo pensiero.
Questo pensiero, vuol dire farsi 40 metri di corsa, sulla sinistra, con un avversario a fianco che cerca invano di fermarlo e poi, come se stesse guardando l’ora, ti mette la palla, rasoterra, nell’angolino opposto.
Di interno piede DESTRO.
Portiere col culo per terra e se vedemmo a proscima votta.
Ma mica finisce qui, perchè qualche minuto dopo, guardate cosa fa, come lo fa questo belin di gol.
Sempre in corsa, pressato dal difensore, portiere che gli viene incontro e lui non è che scarta, lascia semplicemente che il pallone picchi sul suo piede destro e messo lì apposta, per poi segnare di sinistro a porta vuota.
Portiere, sempre col culo per terra.
Pensate che sia facile?
Ora non dico che Gudmundsson sia Messi, ma questi sono gol alla Messi.
E fatti con quell’apparente disinteresse, quella calma olimpica, quella freddezza di uno che si è trovato lì per caso e ha ancora da capire adesso perchè.
Il tutto con eleganza nei movimenti e nei gesti.
Un vero Principino, un Lord Brummel dell’area di rigore.
Con quel bel faccino dolce e delicato da primo della classe nel College più esclusivo.
Che però quando decide che è l’ora di muoversi, lascia per terra Portieri e difensori con distaccata nonchalance.
Ah.. dimenticavo.
Questo Milord in calzoncini corti, lo ha preso Spors.
Diteglielo ai nostri Pulitzer da Vico Usodimare.
Diteglielo ai nostri Pulitzer da Vico Usodimare.
Grazie Albert, grazie Caleb.
