“Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c’è un campo”… di calcio!

MIO GRANDE

GENOA

 

 

Piangere sopra un male passato è il mezzo più sicuro per attirarsi nuovi mali. Quando la fortuna toglie ciò che non può essere conservato, bisogna avere pazienza: essa muta in burla la sua offesa.” William Shakespeare

IL MISTER.

Che non volessi Ballardini, non è certo un segreto. Le motivazioni vanno dal mancato gradimento del gioco, ma in questo momento sarebbe l’ultimo pensiero, all’atteggiamento da lecchino che evidentemente a qualcuno piace (sulle pratiche amate da ognuno non si discute), fino al più oggettivo comportamento pre-partita, organizzativo e direttivo… Andreazzoli, lo dissi in tempi non sospetti, non lo trovavo all’altezza e, dopo l’incontro di 4 ore con il Presidente che cercava di spiegargli cose semplici come l’impossibilità di permettersi di subire così tanti goal e perdere punti in favore della propria idea di gioco, ha confermato i miei timori. Thiago lo avrei tenuto, gli avrei dato la possibilità di inserire elementi utili al proprio modo di esprimere il calcio, ma la sua fermezza nel non accettare alcuni attori del panorama societario (in particolare Maroccu), lo hanno costretto all’addio. Farà grandi cose, come detto anche da Preziosi, lo ammireremo presto o comunque, glielo auguro con tutto il cuore.

Ed arriviamo a Nicola. Didi conosce l’ambiente, lo si è detto tutti, è gradito dalla tifoseria, che quindi gli concederà il tempo necessario, ha carattere ed è un buon “comandante”. Mi piace. Già l’anno scorso rimase in sospeso: quando gli giunse la proposta dell’Udinese, optò per giocarsi il ruolo in una piazza simile e potenzialmente “futuribile”. Infine è arrivato a Genova. Spero per noi, certo, faccia bene, ma lo auguro anche a lui: ottima persona, uno dei pochi che abbia saputo lasciare, dando le dimissioni, invece di vivere di rendita, nonostante una posizione di classifica abbastanza tranquilla. Crescerà ancora e mi auguro lo faccia qui. Lo scrivo oggi, lo sostengo da tempo, in B non si andrà e quindi potremo vedere il prossimo anno fino a dove saprà giungere…

I GIOCATORI

Tutti eravamo convinti questo organico fosse più che idoneo. Non solo tifosi, ma pure giornalisti, opinionisti ed esperti. Dopo una grande partenza, l’evidenza avrebbe detto altro, ma io ritengo ancora questa squadra non meriti la propria classifica, se non altro per doti tecnico/fisiche. Purtroppo, credo il carattere abbia giocato contro le qualità. Certo, una punta vera è mancata da subito. Puntare su Favilli è stato un azzardo e comunque un attaccante d’esperienza sarebbe servito in ogni caso, anche l’ex Juve avesse finalmente fatto il suo dovere. Che sia per problemi mentali o esclusivamente fisici – cosa che ormai viene esclusa – resta l’impossibilità di considerare il ragazzo un elemento utile. Si sta provando a venderlo, ma ovviamente la cosa sembra alquanto difficile.

Pinamonti non è una prima punta, ma questo non vuole dire non sia forte. E’ vero, porta la squadra fuori area, non la fa salire, ma da lì a dire essere scarso… E semmai andasse via, lo vedremo accanto ad una punta mostrare le proprie doti e lo rimpiangeremo – Cassandra

Schone, come si fa a contestarlo?!?!? Appena abbia la possibilità, crea. Sempre marcato stretto, i compagni dovrebbero fare più movimento e smarcarsi affinché lui possa mostrare il tocco che tutti conosciamo. Non potendo, mancandogli “un Rincon” accanto, si dedicato all’interdizione e lo fa molto bene. Due volte viene sostituito, due volte subiamo goal… sarà un caso?

Radu. Ok, sulle uscite non è né preciso, né può contare sul fisico. Ma insultarlo per strada e condannarlo, non ritengo sia utile o giusto. E’ un buon portiere, da media alta classifica, che tra i pali ha fatto vedere grandi cose. Non sarà forse che chi lo prepara non è in grado di dare di suo? Manca la piscina di sabbia, che tanto ama Braglia e prima di lui Persico per potenziarlo? L’uscita non è il suo forte, ma si può migliorare con esercizi specifici. Invece pare la linea intrapresa sia: lasciatelo sulla riga di porta ed i difensori spazzino. Peccato che spesso non ci siano riusciti, soprattutto dopo l’infortunio e la conseguente assenza di Zapata…

Zapata, tanto denigrato quanto rimpianto. Fisicità, esperienza e qualche sbavatura che non è certo una novità. Ma possiamo definirlo non all’altezza?

Criscito, un palmo sopra seppur non più scattante come da giovane. Personalità – non si segna il 100% dei rigori senza averne – e attaccamento ai colori. Figliol prodigo, paga forse il legame con Preziosi. Ma dove sta l’obiettività? Esaltato ed insultato, osannato e condannato, crea tanti dialoghi tra detrattori e sostenitori. Personalmente, ce ne fossero…

Romero… forte, fortissimo, tanto da calamitare le attenzioni della Juve che se lo è assicurato. Quest’anno a tratti irriconoscibile. Alcuni sostengono avere già la testa in BiancoNero. Non credo (come direbbe Razzi). Se così fosse, si sarebbe già reso conto le prestazioni di quest’anno potrebbero condurlo lontano anche dalla panchina, non solo dal campo, della squadra campione d’Italia. Altri, il cambio di posizione (esterno destro) lo abbia penalizzato e fosse forzato dalla rosa della squadra proprietaria del cartellino. Pure questo mi pare difficile – non l’imposizione della Juve, quanto il non trovarsi nel ruolo…

Biraschi, tanto cuore. Giocate sull’onda dell’entusiasmo, più che sulla tecnica. Fa il suo. Ci si aspettava maggior crescita, ma non è certo da buttare. Buon rincalzo, cui, in caso di necessità, si può affidare la zona esterna di difesa senza timori. Dopo il momento buio dell’anno scorso, quando lo sguardo in campo mostrava tutto quanto di negativo stesse provando, la titolarità ritrovata, sta riportandolo in “comfort zone” . Qualche lacuna di marcatura, ma forse gestibile con chiare indicazioni.

Ankersen, giovane talento olandese inizia svolgendo il compitino. E’ acerbo, ma potenzialmente utilissimo. La situazione non può certo agevolarne l’inserimento, ha comunque mostrato di contribuire senza timore quando chiamato in causa.

Barreca, desaparecidos. Buon piede, in alternanza con Mimmo ottimale, poiché più votato alla spinta e di buona gamba. Tutti a chiedersi il perché sia escluso. Rispondo io, con cognizione di causa (mi sono informata), manca la testa.

Goldaniga, centrale di rimpiazzo che certo sulla carta non può competere con Romero. O sì? In fondo l’argentino, come centrale, col suo gioco di anticipo ha mostrato di essere fortissimo. L’anno scorso.

El Yamiq ha riscosso simpatie e mostrato qualche prestazione decisamente sufficiente. Un altro buon rincalzo

Prima di andare avanti, leggendo questi nomi e di loro alcune difficoltà, trovate anche voi strano la nostra difesa faccia acqua? Una linea che sulla carta risulta essere valida, tra le migliori oserei dire – non solo io – che soffre così. Personalmente un’idea del tutto personale ce l’ho: un fifty-fifty facilmente intuibile.

Ghiglione, che giocatore! Presto le richieste fioccheranno e si può esserne orgogliosi visto nascere sotto il cielo Primaverile di Multedo. Andreazzoli ha avuto almeno questo merito, lo ha notato e ci ha puntato sopra, i numeri parlano chiaro.

Pajac, altalena di prestazioni, non certo votato alla fase difensiva, buon rincalzo che si ritrova poi titolare al posto di Barreca, di cui sopra. Lo vedrei meglio in B, certo, ma in panchina in A ci può stare. Il problema è che ora si trova in compagnia seduto…

Radovanovic. Indefinibile. Due anni a rincorrerlo, inspiegabilmente. Fa il suo, in qualche (poche) occasioni, ha mostrato aperture interessanti che andavano oltre il passaggino a due metri. Titolare no, ma neppure in panchina, temo. Di certo non al posto dell’olandese.

Cassata, il corridore. Km ne fa, e tanti. Poi perde la palla proprio nel posto e nel momento sbagliato. Mancanza di lucidità per affaticamento? Quando lo si è preso ero contenta, oggi un po’ meno.

Lerager, porca miseria è forte! Ma non gli si può chiedere di fare l’esterno o svariare sulla linea di centrocampo senza che possa poi infilarsi. Recupera palloni e sacrifica ciò che gli riesce meglio: tagliare le linee e spingere. Nasce centrale, può dare e fare tanto per il Grifone. Andate a vedere come giocava prima di approdare qui.

Sandro. Non ho parole solo insulti, diceva qualcuno. Zoppica persino camminando. Scommessa persa, malamente…

Sturaro. Che non torni quello dei tempi d’ora è un dato oggettivo. Che nel Genoa possa fare la differenza, pure.

Agudelo, giovane, ingenuo e – nella vita – ragazzo dolce. Qualità ottime, felice di averlo in rosa. E pensare che lo volle Andreazzoli che poi non lo fece nemmeno scendere in campo una volta.

Jagiello. Altro centrale, ha fatto il suo, non saprei giudicarlo. Per quel poco, non lo vedo in campo, se non in B. Almeno per ora. E’ un 97, giovane. Avrebbe forse bisogno di giocare.

Saponara. Definire la sua posizione non è semplice. Meglio seconda punta o in zona centrocampo? Le qualità ci sono, la testa lo condiziona. Peccato. Altro elemento che ha destato interesse e considerato acquisto valido. Purtroppo anche il carattere ha il suo peso.

Gumus. Quando c’è si da da fare. Ma oggettivamente valutarne i meriti è difficile. Andreazzoli lo bocciò, Thiago qualche comparsata gliel’ha concessa, per poi rimetterlo in naftalina. Non sono un allenatore, ma evidentemente…

Pandev, il redento. Insultato, sbeffeggiato, oggi portato in trionfo. Cosa non fa il tifoso… qualità non certo da definire, tanto meno io potrei avere la presunzione di scriverne. Goran forever

Kouame tecnicamente molto acerbo, ma cavolo se manca! Corsa, spizzate e quest’anno perfino reti. Per 35 ml lo avrei dato, ma ad oggi sarebbe importante invece goderne le doti in campo. Perché quando ci si passa la palla per un po’, nessuno si smarca e si continua a farla girare, girare… l’ivoriano risolve, scatta e gliela si lancia. Il resto va a momenti, tra errori grossolani e ottime giocate… ma è lì, come panacea di tutti i mali (la mancanza di punta)

Sanabria. Caspita, quando arrivò ne fui entusiasta. Qualità, tocco di palla, fraseggio… i rumors dal Betis lo volevano nel mirino dei tifosi perché poco propenso al sacrificio, scostante. E qui di sacrifici ce n’è da compiere e di giocatori con cui “dialogare” pochini… peccato, mio grande cruccio. Non credo la valutazione possa cambiare. Ma qui… si guarda ai fatti in casacca RossoBlu.

Direi di averli detti tutti. Lasciando fuori Jandrei che considero scarso e Marchetti, che avrebbe forse avuto bisogno di più tempo, ma che ormai non ne ha più. Conto quindi 10 nomi pienamente positivi: (Radu, Romero, Zapata, Criscito, Ghiglione, Schone, Lerager, Agudelo, Pandev, Kouame); 6 positivi (Biraschi, Goldaniga, Barreca – solo per i motivi suddetti non posso menzionarlo tra i pienamente – Ankersen, Sturaro, Pinamonti); 3 da serie B (El Yamiq, Pajac, Jagiello); 6 negativi (Sandro, Cassata – con beneficio del dubbio – Saponara – per equilibrio psichico – Sanabria – con rammarico – Gumus – per giudizio esperto – Favilli – per infortuni – Radovanovic).

Alla fine, sulla carta, 16 non sarebbero pochi. Considerando anche quelli che avrebbero potuto, ma non sono riusciti. E ritorno così alla domanda iniziale: cosa è andato storto? Io vedo chiaramente la mancanza di una punta di peso, ma il resto? Mi direte. Se non hai chi la infili dentro… Vero, ma una buona dose di sfiga con gli infortuni e qualche bocciolo non sbocciato non possono non pesare. Col senno di poi ed i risultati sul campo, facile bocciare la rosa. Ma sulla carta? I rimpianti, le supposizioni passate, lo spirito del Natale precedente, presente e futuro, non contano. Sono i punti ad avere peso. Altra grande verità. Ma così è e quindi si può solo andare avanti, certi che miglioreremo e vedremo lo spirito da Fenice del Genoa. si può solo sostenere e aspettare. Ancora una volta, lo so. Nessuno se lo aspettava, anzi. E così credo anche in società. Si porrà rimedio, ma serve calma. Ogni acquisto annunciato è un mugugno continuo. Behrami è vecchio, pure Pandev non è di primo pelo. Ma serve un po’ di esperienza e tanta grinta. Perin è un rottame – non che lo difenda, dopo il suo comportamento!!! – ma vediamolo; il ceco è forte “difatti non viene” (non è vero), ma lo è diventato dopo che si è saputo dell’intoppo , prima molti nemmeno sapevano chi fosse. Inutile insultare giocatori e Presidente. Solo quest’ultimo può porre rimedio. Incentiviamolo facendo il nostro, sostenendo i nostri colori al di là di tutto… Poi si vedrà. E finché non ci sarà chi voglia veramente il Genoa CFC, altrettanto inutile è chiedergli di andarsene… fidatevi, lo vorrebbe.

Una sola richiesta al Presidente. Poni rimedio, ma fallo di testa tua. Non ascoltare nessuno, ogni volta che lo hai fatto te ne sei pentito e ne hai subito tu le conseguenze. Torna al comando. Niente fidati, niente battaglie tra figli, niente suggerimenti dall’interno. Fai tu. Potrai (forse, ne dubito) sbagliare, ma almeno sarai tu il responsabile unico. Nessuno se la prende con chi ti abbia detto “tieni Ballardini” quando non lo volevi, o “i due esterni non mi piacciono, faccio giocare lì Medeiros”. Pensa a Piatek, lo hai scelto, voluto, imposto. Ed hai avuto ragione. Come accaduto in passato, quando andasti contro tutti prendendo Motta (giocatore). Chi tu abbia scelto, è stato quasi sempre un colpo giusto. Poi qualche passaggio a vuoto è pure tuo, ma la maggior parte no. Mantieni lucidità, stringi le redini e non mollarle. Adesso puoi ritornare in sella e non farti passeggero della carrozza. Onori ed oneri per il riscatto. E meno soldi buttati, da investire dove tu creda…

Se non impari dal passato esso si ridisegna ancora e di nuovo sempre lo stesso

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