Sempre più difficile circoscrivere in una realtà come Genova il fenomeno Genoa, cresciuto esponenzialmente con l’arrivo della Holding 777, ancora più difficile incasellare la Holding 777 nel business del calcio, perché affronta il sistema calcio in modo totalmente nuovo, mettendo in pista una conglomerata multi firme nel mondo del pallone a livello internazionale. Squadre di tradizione e seguito di pubblico, marchi da spolverare e far nuovamente brillare, sono state inserite in un unico contenitore industriale, dove gli investimenti hanno una logica sinergica e dove le economie di scala aiutano gli sponsor a prendere in esame un unico investimento su più brand. Questa 777 Football Group, felice intuizione della Holding 777, sta destando interesse presso investitori privati, come possono essere fondi o partners già strutturati nel mondo del pallone, e più si cresce, più si desta interesse. I 27.777 non stupiscono i genoani, artefici del risultato, ma bensì diventano un richiamo per chi sta pensando seriamente di investire nella 777 Football Group, di riflesso, uno stadio di proprietà, assume importanza strategica e vitale per il gruppo, non è una butade come nel passato alla Duccio Garrone, abituato a sbandierare ipotesi irrealizzabili, per poi dire che è saltato tutto a causa delle forze del male di questa città. Mi domando oggi cosa dovrebbero pensare i 777 delle resistenze di Bucci e Piciocchi, se non catalogandole come forze del male, visto che bisogna aspettare i comodi della Sampdoria.

Comunque non bisogna mai disperare, perché se come credo e penso un PIF, o altro fondo istituzionale avrà il bene e l’interesse di investire nella 777 Football Group, lo stadio di proprietà non sarà più un sogno o materia del contendere tra l’amministrazione comunale e il Genoa, diventerà un punto nero su una pelle bianca e immacolata da estrarre come un fastidioso scatigione e se non sarà il Ferraris, c’è sempre un basso Piemonte a due passi, con più ettari e meno menate.

Forza GenuAAA ❤️💙