Finalmente gente con le palle
Questo non è stato un Derby, nel senso classico del tema calcistico, è stato un riappropriarsi di un territorio abbandonato, lasciato in balia della canigiæa, quell’erba appiccicosa che infesta crêuze e mattonate, in una Genova intrappolata col cervello nella macaia. Così che mentalmente molti non sono organizzati e male digeriscono il cambio, una metanoia dove il caos e la sconfitta in campo hanno un senso, mentre prima era il caso a creare il caos. C’è un progetto che passa attraverso una sofferenza psicologica, una forzatura, dove la nuova proprietà basa il progetto su punti fermi e inamovibili, come l’allenatore e il direttore sportivo, profili di alto profilo, studiati sulla base di un investimento certo e non su entrate incerte ed uscite certe. Wander l’aveva già spiegato, con l’arrivo di Sheva, rispiegato con la presentazione di Zangrillo al Ducale e ora lo rispiega con l’arrivo di Spors. Sarò un pazzo a dirlo, ma abbiamo vinto il Derby. E forza Genoa sempre sempre sempre.