“Chi non ama il Genoa si faccia da parte”

Scrivendo qui, mi ero ripromesso di non parlare di Genoa anche se mi considero Genoano dalla punta dei capelli fino alle unghie dei piedi, nato tra Genoani, vissuto tra Genoani e se Dio vorrà vedrò dopo morto il Genoa dall’Aldilà. Ma ieri su un social televisivo Facebook (telenord) me ne hanno dato la possibilità di scrivere qualcosa sul Genoa e lo riporto qui, come Boccanegra. Thiago Motta ha una sua idea di calcio ed ha pure un grande passato nel Genoa, un’idea che forse sarebbe stato meglio fargli esprimere da inizio Campionato, invece di far partire il Mago Wizard Andreazzoli, quello degli 11 Radovanovic in campo, ma è arrivato con un Campionato in corso ed una classifica deficitaria, resta il fatto che Motta un’idea di calcio ce l’ha e lo si vede andando a vedere le partite che disputa il Genoa, con innesti di giovani promettenti come Agudelo e Cleonise. Premesso questo, riporto il mio pensiero, aggiungendo solo che la frase lapidaria di ieri: “chi non ama il Genoa si faccia da parte” non è stata rivolta ai tifosi, come precisato dallo stesso Motta, ne nei confronti dei suoi giocatori, e quindi cari “giornalisti” fatevene una ragione: 

“Pienamente ragione: chi non ama il Genoa si faccia da parte. E’ da quando è arrivato ad allenare il Genoa che ad incominciare dalla stampa locale si va avanti con il classico sistema del: sì però, sembra quando alla Presidenza del Consiglio arrivò Conte e la Repubblica evidenziò il CV con dei vuoti o dei troppo pieni. Ci fosse un giornalista a Genova all’altezza di criticare mi leverei tanto di cappello, ma il livello non è certo alla Brera, siamo al pissi pissi bau bau con licenza data da un patentino che non si capisce bene come venga rilasciato e per quale merito, per poi arrivare al giornalista “genoano” o che almeno si fregia di esserlo che dice: è arrivato ad allenare senza patentino, dimenticando che sulla panchina della Nazionale siede Mancini che ha la stessa posizione di Motta, anche lui senza patentino. Naturalmente a questo tipo di informazione una buona fetta di ignoranti beve al pirone e si lascia prendere da quel sacro fuoco tutto critica e distintivo. Solo che due giorni fa si poteva leggere in due titoli differenti, ma dello stesso giornale: Ranieri, lezione di saggezza “Io penso al campionato”, questo prima di inconrare il Cagliari in Coppa Italia, mentre per il Genoa: Dopo l’Ascoli, cercasi serenità il Grifone riparte da Pinamonti e questo dopo aver battuto l’Ascoli in Coppa Italia ed aver passato il turno. Insomma il Genoa è sempre lì, alla ricerca di serenità, mentre la doria è serena ed allenata da un saggio e i Genoani ci vanno pure dietro a queste cose credendoci e convincendosene, salvo poi constatare che il tifo doriano ci sta superando, perché intanto scrive molto meno in rete e va meno dietro a certe paturnie, saltato Vialli, li avete più sentiti bestemmiare? Zitti e tifano fino all’ultimo minuto. Noi Genoani siamo l’esempio tipico dell’ipocondria e ci siamo scordati ormai da lustri il tifo che si faceva solo che ai tempi di Callaghan. Ha ragione Motta: “chi non ama il Genoa si faccia da parte”. In più ha aggiunto che lui le cose le dice in faccia e che se qualcuno ha da dirgli qualcosa vorrebbe fosse così come fa lui, invece di fare i pierini che parlano alle spalle. Buona serata e Forza Genoa!!!”

Riporto per correttezza un’immagine che qui su Beyond Genoa era comparsa: due titoli due, a riprova della faziosità e viscidume che i media esprimono nei confronti del Genoa e di Thiagone.

Ciao e forza Genoa sempre sempre sempre.

Circa l'autore

IL LANTERNONE di Boccanegra

Pensionato, libero pensatore, nulla facente, amante dei cantieri dove poter suggerire agli operai il modo migliore per intervenire in tubature guaste e porvi rimedio, senza per questo essere brutalmente insultato. Se avanza tempo dipingo e scrivo brevi post su Faccialibro per amici trovati in rete, no perditempo

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