Il Trionfo dei Cretini

Il Trionfo dei Cretini
Sono troppe le cose tremende che accadono e che accadranno.. nel mondo e che delle quali la gggente non ne sa un cazzo o peggio, se ne strafotte.
Per cui per rasserenarsi un po’ si parla di cose leggere, appunto.
Che poi anche qui di leggero c’è proprio un cazzo.
Quindi, si deve incominciare col dire che chi compra un paio di guanti a questo prezzo, è un Cretino. O nel caso, una Cretina.
Ma lo dico e lo penso davvero, non tanto per dire.
E quindi, fanno benissimo i Gucci o altri a far costare così tanto un prodotto, anche se si dovrebbe parlare di circonvenzione di incapace.
Ricordo a Covid appena uscito una museruola sempre di Gucci che costava circa 150 euri.
Dice, ma le cose di moda e quindi costose ci sono sempre state, così come i ricchi.
Verissimo. Ma probabilmente i ricchi di allora erano molto meno cretini di quelli di oggi.
E sì perchè una volta una cosa, in questo caso un capo di abbigliamento, era costoso perchè era di qualità, aveva una qualità di materiale in sè.
E le cose di qualità costavano, come è giusto che sia.
In più, di solito erano fatte a mano, e quindi da sempre si sa che la manodopera costa, ha un costo.
Cito un esempio. Negli Anni 60, testimone mio padre che faceva il Commesso -professione ormai del tutto scomparsa visto chi sono i “Commessi” di un negozio oggi- un famosissimo Industriale del Nord ordinò un Cappotto da uomo, “Pelo di Cammello”.
Non colore, pelo di cammello, ma proprio di tessuto pelo di Cammello. Che è tutta un’altra cosa.
Bene, non dico la cifra davvero folle specie per quei tempi, ma basti pensare che il Sarto si fece un’assicurazione preventiva, nel caso avesse sbagliato il taglio. Bastava una sforbiciata mal data e andava per cartoni.
Quindi, sì che il capo era costosissimo, ma aveva e c’era una qualità, una grandissima qualità.
Quindi, dei tessuti meravigliosi e un taglio sartoriale.
Già da qui si può capire come cazzo fa a costare così tanto un paio di guanti o una borsa da donna, spesso e volentieri pure in plastica.
Ma è possibile perchè appunto esistono i Cretini e le Cretine.
Per cui si è passati e direi pure in un botto, da prodotti di alta se non altissima qualità a qualcosa che ha rincretinito del tutto le persone: Le Firme. Le Griffes, detto alla francese.
Cioè, qualcosa che ha portato appunto una semplice T-Shirt in cotone, del valore commerciare di 2500 lire a costare 20/30/50 volte il suo valore, solo perchè c’era una scritta o un marchietto stampato sopra.
E qui ci furono i primi esempi di Cretini.
Di solito i Cretini erano donne, le donne, ma i maschietti ci sono presto andati dietro e si sono accodati con entusiasmo.
E forse sono diventati ancora più Cretini delle femmine.
Non è forse un caso che oggi si fa sempre più fatica e distinguere un maschio da una femmina, ma qui si entrerebbe in un discorso molto più ampio e importante, visto che è derivato da una precisa volontà del Potere, ma proprio per questo lascio perdere.
Anche perchè verrei tacciato dei peggiori termini da quella che è la “sinistra” LQGBTXEZ e francamente ne ho già i coglioni pieni così, di appellativi forniti dal mainstream.
Quindi tornando a noi, una volta le cose, compresi i capi di abbigliamento, costavano perchè erano di qualità e c’era della qualità.
Poi cosa accadde? Arrivarono appunto le “Firme”.
Il fenomeno iniziò grosso modo a metà Anni 70 col suo esplodere negli Anni 80.
Ora, sebbene all’inizio i capi firmati avevano comunque della qualità e un taglio come si deve, vedi ad esempio soprattutto Armani, via via che passarono gli anni la qualità e il taglio venivano sempre meno.
Fino ad arrivare a chi, per me, distrusse quel poco rimasto: Dolce&Gabbana.
E bisognerebbe maledire Madonna, non La Madonna, per il suo lanciare nel mondo questi due “stilisti”.
Col loro arrivo, secondo me, quelli che comunque erano sì dei capi costosi dei vari Armani e Versace ma che comunque avevano qualità e taglio, si sfondò la barriera dell’essere Cretini totalmente.
Ricordo benissimo camicie da donna di cotone e di qualità scadentissima e tagliate da far anguscia, poste in vendita a un occhio della testa.
Ma, erano D&G.
Quindi i Cretini e le Cretine ebbero grande sviluppo in termine numerico.
Fino ad arrivare ad oggi, dove appunto un paio di guanti costa più di una Vespa o una borsa da donna, come una Panda.
Magari pure di plastica, ma è “firmata”.
Perchè comunque anche negli anni che incominciò la moda delle cose firmate, una borsa di Dior, una di Vuitton, costavano sì molto più di una normale, ma se non ricordo male il tutto non superava le 100.000 lire o poco più.
Le Dior, le avevano quasi tutte le ragazze anche quelle misce.
Vuitton, costava un po’ di più, ma anche lì erano ancora cifre in qualche modo accessibili a molti.
Oggi, non sono aggiornato ovviamente, ma si parla di migliaia di euros… per borse comunque di pelle, non di pelle umana…
Migliaia di euros anche per borse di plastica.. ma proprio plastica trasparente, viste da me anni fa in vetrina a Milano…
Quindi concludendo e omettendo di fare analisi sociologiche e psicologiche sulle acquirenti e che si potrebbero fare eccome, una cosa comunque risulta chiara: i Cretini e le Cretine, non solo sono aumentati di numero ma è cresciuto esponenzialmente il loro tasso di Cretinismo. Il loro livello di Stupidità.
Pertanto dovessi dare un suggerimento a coloro che devono per forza sentirsi superiori e manifestare il tutto con i loro acquisti, se vogliono essere meno Cretini, di spendere i loro soldi in modo più intelligente.
Fatevi capi di Sartoria, compratevi cose dai tessuti più pregiati e costosi perchè almeno ci sarebbe e c’è un senso.
Ma pagare cifre folli cose di bassa qualità solo perchè c’è scritto sopra una firma, dimostrate solo il vostro essere Cretini.
Oltre a far arricchire in maniera smodata chi le produce.
Qualche anno fa vidi un servizio in TV mi sembra delle Iene, dove comunque si faceva vedere una cosa: CHI fabbricava la maggioranza dei capi di abbigliamento dei più noti stilisti italiani.
Indovinate un po? Esatto. I cinesi, venivano fabbricati in Cina.
Ma la cosa più bella è quanto costavano, quanto venivano pagati dalle nostre “Firme” per poi essere rivendute da loro e col loro nome.
Non so se c’è ancora da qualche parte in rete quel servizio, ma se lo trovate andate a vedere quanto “costano” quei capi e a quanto vengono poi venduti nelle vetrine dei più bei negozi “firmati”.
Ma non solo perchè così facendo, con questo sistema, si è praticamente rasa al suolo una manifattura ITALIANA di primissimo ordine.
E quindi, oltretutto, pagate un capo spalla, esattamente allo stesso prezzo che lo avreste pagato se fosse stato tagliato e confezionato da abilissime Sartine e da maestranze italiane. Che oggi sono senza lavoro.
il Trionfo dei Cretini.

Circa l'autore

Lascia un commento

Articoli recenti

Rubriche