Analisi sociologica sportiva

Analisi sociologica sportiva

Premessa. Da buon tifoso e in questo caso genoano, è sempre divertente se non godurioso guardare le trasmissioni sportive locali quando la sandoria perde. Se poi il Genoa vince, si sfiora l’estasi.
Fatta questa premessa è a parer mio interessante notare come si comportano i vari conduttori e opinionisti nelle sopracitate.
Per farlo, prendo l’esempio più recente e cioè la partita Juventus sandoria.
Visto il godimento di cui parlavo prima, finita la partita che comunque non ho visto e vedo mai, dico: cazzo, fammi vedere che dicono a Telenord e Primocanale.
Sebbene mi sia sintonizzato in ritardo mi collego in streaming su Telenord.
Arrivo giusto in tempo per vedere la “votazione” sulla prestazione blucerchiata data dagli illustri ospiti presenti in studio.
Voto degli astanti 5. Media voto: 5. Non un 4, non un 6. Tutti 5. Indi unanimità e condivisione di vedute.
Ma faccio giusto in tempo per ascoltare un commento della conduttrice, la arcinota Maria Grazia Barile: “E’ anche vero che la samp è stata sfortunata… c’era un rigore non dato e il gol della Juve è stato causato da una deviazione”.
Non lo so, perchè non ho visto l’azione e tantomeno il gol, ma ho pensato che la Juve abbia vinto con demerito e che la povera sampedoria sia stata bersagliata dalla sfortuna come sempre gli accade..
Al cine, perchè se c’è una cosa che è nota ed acclarata è il culo sfacciato che accompagna fin dalla sua nascita questa gloriosa società.
Quindi tutto sommato una buona samp e anche sfortunata.
Poi, leggo il commento di Ranieri post partita: incazzato, deluso e con la chicca,  “i tre gol al passivo sono anche pochi“.
Alla faccia della sfortuna e del meritar di più. O no?

Finito questo esempio di oggettività e capacità di analisi, giro su Primocanale.
Lì, aria del tutto diversa. Conduttore e ospiti in studio incazzati come facoceri, criticissimi con squadra allenatore giocatori e Presidente.
Facce tendenti al verdastro, cosa che oggettivamente da tifoso del Genoa provoca lampi d’orgasmo.
Ma riesco a cogliere una telefonata di un telespettatore, un doriano, che si lamentava del loro essere troppo severi se non cattivi. Stringendo, di avercela con la samp.
Telefonata e fatto importante perchè mi permette di parlare di quella che appare una differenza evidente tra “telefonisti” blucerchiati e “telefonisti” genoani.
E qui entriamo davvero nella sociologia seppur da gotti, perchè nove su dieci i doriani se chiamano chiamano per difendere la loro squadra. Se reputano gli opinionisti , tra l’altro tutti dichiaratamente sandoriani, troppo critici e severi, li vedi spuntar come funghi accusando tutti di essere troppo cattivi e di non voler il bene della sandoria.
Questo succede in casa samp.
In casa Genoa invece si va tutto all’opposto.
Intanto, gli opinionisti barra giornalisti o viceversa, per fargli dire cose positive sul Genoa credo bisogni torturarli o ricattarli previo rapimento di qualche loro caro, ma a parte questo particolare, sono i telefonisti che fanno notare quale sia la differenza.
Perchè di solito si incazzano pure, se si parla bene del Genoa, visto che sono loro i primi a criticare sempre tutto e tutti.
Dando del leccaculo o schiavo dei Presidenti di turno al povero malcapitato che osa parlar bene di squadra e giocatori.
Cosa per altro assai difficile, visto chi sono e come parlano i giornalisti in studio e pure genoani. (ndr)
Di solito incominciano col classico “Io sono genoano dalla nascita” se non col “Seguo il Genoa da sessant’anni” ma sta di fatto che le telefonate sono sempre di critica e lamentela.
Non so da cosa dipenda, se sia un fatto culturale, sociologico appunto o genetico addirittura, ma che i genoani siano criticissimi, pignoli come nessuno, lamentosi e brontoloni io dico cagacazzi e che sembrano quasi godere delle disgrazie del Genoa credo sia un dato di fatto.
Morale: i doriani se parli male della samp si incazzano, i genoani sembrano godere e rincarano la dose.
Adesso aspetto i commenti in TV su Genoa Crotone elargiti dagli esperti televisivi.
Che spunti qualcuno che dica “Certo buon Genoa ma il Crotone non è certo il Real Madrid” ne son praticamente certo.
Mi ci gioco una spuma. Al Ginger.

Forza Genoa e forza ragazzi.
Chissà che quest’anno non ci si diverta. E per davvero.
Se le facce tendenti al verde aumentano, vuol dire che siamo sulla strada buona.
Alè!


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