Manca Perin
Manca Perin, e subito nell’immediato si avverte disagio e sconcerto, fin dalla conferenza stampa di Maran. Certamente non una bella figura, un brutto biglietto da visita, ma è così, siamo deprimenti e la cocina non aiuta, tanto meno la balbuzie, certo, per educazione, l’allenatore deve stare seduto lì, rispondendo alle domande, come Cristo in croce, impossibilitato per educazione a dire che le palle strisciano per terra e che nell’alzarsi potrebbe rischiar grosso. Il picco lo si percepisce con la considerazione su Marchetti, lì si vede che Maran è un signore, calma e freddezza gli vengono in aiuto, per non ribaltar la scrivania. E’ vero quel che ha detto Maran, su quando era appena arrivato, ha trovato un ambiente scarico, ma noi per primi ci scarichiamo ed ogni contrattempo diventa una salita, un calvario, un tifo accompagnato per mano da cronisti che ricordano i becchini. Mai riusciremo a diventar sereni, a dire contro tutti e tutto d’esser felici. Ecco cosa trova chi arriva fresco fresco al Genoa, che sia allenatore o dirigente, non una sala stampa, ma una camera mortuaria con 4 o 5 prefiche a lamentarsi senza nemmeno il morto.