Oramai è quarant’anni…
Oramai è quarant’anni che si parla del venerabile maestro Licio Gelli e della P2, degli elenchi di personalità iscritti alla Loggia P2, ma si è sempre scarsamente affrontato il tema del “Piano di rinascita democratica”, sequestrato a Maria Grazia Gelli nel 1982 e che qui sotto potrete leggere. Questo “Piano di rinascita democratica” è un parto dove la Massoneria, tutta, ha contribuito, non è certamente un parto da attribuire ai vaneggiamenti di un unico maestro venerabile in consiglio permanente con gli iscritti della Loggia P2, perché molte delle cose che vi sono scritte si sono realizzate ed altre si andranno realizzando, ma per merito di altre liste e certamente non tutte attribuibili a qualche uomo ancora in vita dei 962 della P2. Il “Piano di rinascita democratica”, riporta ad esempio un punto che da un lato è stato realizzato e dall’altro tende a realizzarsi (parte che riguarda Province e Regioni), e mai come al momento, grazie ad un Governo di unità nazionale “emergenziale”, si realizzerà benedetto dal Covid. La Massoneria non è morta con il venerabile maestro Licio Gelli, si è rigenerata e si è pure “democraticizzata”, presentandosi come associazione di liberi muratori che di segreto non han più nulla. Visite guidate alle Logge sono un must di liberalità che attira e che fa pensare che in Loggia di segreto non ci sia nemmeno la Via od il civico e tutto ruota sul farsi voler bene perché ingiustamente “perseguitati”. I media hanno quindi fatto da gran cassa alla distorsione che viene imputata alla Loggia P2 ed è ormai quarant’anni che proseguono indefessamente, per liberare la Massoneria da questa macchia, rendendola appetibile come libera associazione, ma comunque segreta. Resta quindi sul piatto il “Piano di rinascita democratica” a ricordare, ove non ve ne fosse bisogno, che la Massoneria è ancora viva, vegeta e prospera, con altri venerabili maestri di indubbia onestà.
E ora qui sotto l’ultimo articolo de l’Espresso su Gelli e la P2, bello fresco di stampa, tanto per rimarcare…