Grande è la confusione sotto il cielo…
Preziosi in 18 anni non ha ancora capito una cosa, circondarsi di “genoani”, serve una sega per evitargli le botte d’infame. Avrà fatto affrescare Villa Rostan, avrà dato 2 campi al Signorini, ma continua imperterrito a mantenere negli uffici i veri “genoani”. Ogni tanto, per dare la scossa nomina un nuovo DS, il quale dura ben poco, ultimo esempio Faggiano che probabilmente, aiutato dal fisico, apriva indisturbato le porte degli uffici di Villa Rostan, per controllare se lavoravano o giocavano alla playstation. Proseguiamo quindi in questa logica perversa dove le dichiarazioni finali di Ballardini, dopo Cagliari Genoa, fotografano perfettamente l’old stile Genoa, tipo: Kallon me l’hanno fatto vedere solo questo mercoledì, botta mica da ridere sul piatto del comparto tecnico societario che dovrebbe lavorare in piena sinergia. Ora se il lavorio ai fianchi di Faggiano è iniziato dal suo arrivo, con Ballardini, il lavorio ai fianchi, è iniziato con quel calo fisiologico della squadra ferma a 33 punti, gli anni di Cristo in croce e così a Cagliari, a fine partita vinta, stimolato da Condò su Sky, chiude la conversazione con: al Genoa possono succedere anche queste cose, ricordando che era stato esonerato dopo 7 partite a 12 punti, ma sorvolando sullo “scarso” di Preziosi, emerso da uno scambio di battute tra Criscito e amici, sempre io non ricordi male. A Ballardini, per far dire certe cose, devono aver fatto girare gli zebedei, perché è sempre stato un signore, ma qui le cose ormai hanno preso una piega strana, una commedia dell’assurdo, dove Preziosi evidentemente si sente più protetto quando è contestato, sicuro come Mao Zedong: ”Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente!” aiutato in questo dal fido Lin Biao (Zarbano) e da Deng Xiaoping (Blondet).
