
Adesso apriamo il libro (parte seconda)

Dove eravamo rimasti, già a parlare della U.C. Sampdoria 1946.
Dice, ma perchè parli della sandoria, perchè ne parli sempre.
Semplice, perchè facendo un esempio idiota, se uno abita vicino a me, ed è arrivato pure dopo di me in quel palazzo e fin da subito cerca di manomettermi i tubi dell’acqua e ogni tanto viene a pisciare davanti alla mia porta, bè sarebbe, è dura, non parlarne.
Perchè con il Genoa questo accade since 1946. E ripeto tralascio l’altra sua “mamma” l’AD, perchè ce ne sarebbe da dire anche lì.
Eravamo rimasti al periodo Pericu, Vincenzi, GUERELLO, quindi Stadio Ferraris, ma soprattutto a quanto accaduto negli ultimi due anni, tra cessioni fatte a rate, ammissioni al Campionato, leggi leggine codici e codicilli.
La storia credo la conosciamo tutti, e tutto fatto secondo la legge per carità.
Ma la cosa curiosa è che quando c’è di mezzo la Sampdoria, in presenza di leggi poco interpretabili, non chiare, magari mal scritte, stranamente, i giudici del caso decidono sempre in favore della visione sandoriana.
Perchè potrebbe anche capitare che un Giudice decida in modo diverso se la materia del contendere è poco chiara, potrebbe avere un’opinione diversa, un’interpretazione differente.
Con la sampdoria è mai accaduto e accade mai.
Quando un qualcosa è poco chiara livello legislativo, gira che ti rigira, tutto viene inteso sempre a favore della visione azzurrocerchiata.
In questo, il minimo che si può dire è che la U.C. Sampdoria è molto fortunata.
Esempio a caso, il Genoa. Nel 2005 la “legge” diceva e penso dica che ci devono essere giocatori coinvolti se e quando si parla di “combine” tra le due squadre, ma il Giudice dell’epoca, decise che pur NON essendoci alcuna prova di giocatori coinvolti, nemmeno avendo messo microspie nell’Hotel dove erano alloggiati, il Genoa doveva essere condannato e sbattuto in Serie C.
Vedete a volte le interpretazioni se contano o meno…
Ma che sia molto fortunata lo si sa da sempre, anche sul campo di gioco, checchè ne dicano i sampedoriani.
Al punto che tirano ancora fuori dopo più di trent’anni la storia di Trentalange.
Al Genoa non basterebbe una enciclopedia per ricordare tutti gli “errori” arbitrali.
Detto questo, la squadra azzurrocerchiata perchè la loro maglia originale è azzurra a strisce e non BLU con mille difficoltà e peripezie è riuscita a salvarsi dal fallimento ormai certo e pure ad iscriversi al campionato.
Compreso le Woman sebbene siano state “aspettate” oltre ogni ragionevole dubbio.
Con loro, i sandoriani dico, i termini ultimi, le scadenze, sono come la pelle delle balle: si allunga e si restringe a seconda dei casi.
Diventano elastici, insomma. Molto elastici.
Comunque alla fine dei giochi, la U.C. Sampdoria 1946 viene iscritta al Campionato di Serie B.
Tutto a posto, tutto tranquillo, tutto normale.
La storia, il libro, finisce qui?
Ma nemmeno per sogno.
Il libro segue, segue.
Alla prossima puntata.