Boia chi molla
Reggio Calabria 1970, la rivolta sociale più lunga della storia repubblicana: “14 Luglio, scatta la mobilitazione urbana più importante, per numero di partecipanti e durata, d’Italia. Monopolizzata dalla destra, guardata con interesse e simpatia dall’estrema sinistra.”. Anche oggi, di ideologicamente sofisticato, non c’è proprio niente che supporti la protesta, a parte fame e misera che di ideologicamente sofisticato han ben poco e basta un Ciccio Franco qualunque a cui affidarsi, ma oggi, come ieri, o almeno fino ad oggi, in piazza non s’è ancora palesata l’estrema sinistra. A Minneapolis, con gli afroamericani, si sono schierati i suprematisti bianchi ed è quella base lì: afroamericani e suprematisti bianchi, ad aver fatto eleggere Trump, perché la sinistra negli U.S.A., come da noi, ha la forza delle sardine o di Beppe Grillo in Villa a Sant’Ilario. Trump in America lo sa perfettamente ed è pronto e capace di veicolare lui per primo la protesta, canalizzandola contro chi oggi gli è d’ostacolo: dalla finanza globalizzata al deep state, basta non sfondargli la Casa Bianca. Da noi in Italia, finanza e deep state, e con la massoneria, sono fortissimi, e si potrà forse determinare così il successo o l’insuccesso di questa protesta – di fame e misera – con la partecipazione dell’estrema sinistra, a meno che questa volta non bastino da soli, camerati e nostalgici, ma non ci credo.