By Sciaccaprie
Ieri sera non ho seguito la diretta dell’intervista, se così si può chiamare, per scelta personale e rifiuto di guardare quell’emittente.
Ho letto in rete tutto quanto detto da Blasquez e ho goduto di alcune sue affermazioni, puntualizzazioni e frecciate a chi le meritava.
Non per le parole espresse sulla permanenza o meno di questo o quel giocatore perché sono ben conscio che di fronte a certe offerte tutto può cambiare ma ho goduto del modo di porsi della persona, della competenza, del proposito di voler continuare a far crescere il Genoa sia come società che come squadra.
Gli impegni presi fino ad oggi sono stati rispettati, anzi sono andati oltre le più rosee previsioni, quindi non c’è’ nessun motivo per dubitare sui propositi futuri, anzi c’è’ da appassionarsi ancora di più al progetto e appoggiarlo con fiducia.
E il tutto nonostante i bastoni tra le ruote che i poteri politici, mediatici e prenditoriali (non e’ un errore ortografico) genovesi non mancano di mettere per ostacolarne in qualsiasi modo l’operato.
Che questa sia una città’-feudo ostile al Genoa non è una novità e non lo dico io ma la storia degli ultimi 50 anni.
Detto ciò io una cosa a Blasquez vorrei dirla.
Se deve comunicare qualcosa ai genoani non lo faccia più tramite queste emittenti e tramite la coppia di quotidiani locali vergognosamente e palesemente ostili, irrispettosi, falsificatori della realtà, menagramo e manipolatori di tifosi inconsapevoli.
Se deve comunicare qualcosa ai genoani, in attesa chissà, di un canale societario, lo faccia con interlocutori seri, lo faccia in rete, lo faccia con video pubblicato sul sito ufficiale, ma non dia più visibilità e audience a quella pletora di serpenti a sonagli e a quelle emittenti a comando dei soliti noti padroni di Genova che tra l’altro la conducono a lenta agonia da decenni.
Alla maggior parte dei genoani, caro Blasquez, non sfuggirà ugualmente neanche una sola sua parola seguita dai fatti.
Grazie e FORZA GENOA
SCIACCAPRIE
