Chi li segue i Pifferai?

Nel paese di Hamelin, ovviamente, è da non credere. Dove i pifferai magici si affaticato a tamponare a parole situazioni che hanno già portato tante squadre al fallimento, là dove gli affabulatori professionisti, sin dai tempi di quella della nave Salem ( se non conoscete il caso fate una ricerchina che ne venite a capo. Parla di uno che fu latitante per quasi dieci anni), affollano televisioni locali, giornali e social cercando di dipingere un corvo nero come fosse una rondine. Succede in quel paese dove a Bari è sempre tutto a posto, e il “risk manager” mette davvero “tutto a posto”. Accade in quel paese dove c’è la “carne di porco” fra il presidente e l’arbitro di A. E non succede niente. Ed ora siamo alla seconda generazione. Avviene ad Hamelin, dove il fondo di una banca riconducibile ad un presidente di federazione, diventa “azionista di riferimento” di un gruppo petrolifero, proprio mentre il Genoa passa dalla A alla C in un sorso di spritz, dopo che la federazione si precipita in un lampo a sequestrare i fogli in mano alla finanza, viene istituito un processo sommario in quattro e quattr’otto ed una società, una tifoseria, una città intera umiliata sulla base di nulla. La stessa federazione di Hamelin che, stavolta, si guarda bene dal precipitarsi a palazzo di giustizia per avere gli stessi documenti circa quelle plusvalenze che fanno ipotizzare dei falsi in bilancio. Quei bilanci che, se falsati, avrebbero permesso iscrizioni ( comunque tirate per i capelli) a campionati altrettanto falsati.