Ci vuole lo psicologo…
Più o meno questi i fatti:
La Sampdoria, da squadra di calcio, è diventata risorsa finanziaria esterna non aggredibile perché inserita in un Trust, ma fino a garantire un massimo di 33 milioni per le procedure concordatarie di Farvem ed Eleven e poter così soddisfare appieno le richieste dei creditori. Deloitte ha dato un valore alla Sampdoria, inserita nel Trust, di 110 milioni, al netto della posizione finanziaria netta. E’ implicito quindi che comunque la Sampdoria sia stata messa sul mercato, se non altro per reperire 33 milioni, sempre che i 33 milioni proposti siano sufficienti. Questi i fatti, cercando di essere asettici nel descrivere la situazione, che si è ingenerata dopo la vendita dei Garrone e Mondini della Sampdoria a Massimo Ferrero, per la cifra simbolica di un euro e pagandogli ancora una gioia su debiti ascrivibili alla gestione San Quirico. Troverà un acquirente Ferrero, da consentirgli di chiudere i concordati Farvem ed Eleven e mettersi in tasca ancora qualcosa?
Detto tutto ciò, come posso da genoano elaborare le ansie dei genoani verso Preziosi, nei confronti degli imperscrutabili doriani che attendono a piè pari gli eventi senza mostrare paure di sorta, in un clima molto British? Tanto più i doriani hanno cessato contestazioni verso Garrone, quasi a significare la “fortuna” che hanno avuto di essere finiti nelle mani del “Viperetta”. Anzi rilanciano con gioia di aver acquisito uno scudetto, sfruttando il trentennale. Secondo me, invece del derby, ci vorrebbe una seduta psicologica collettiva, trasformando i seggiolini in gradinata in un unico lettino, sorvolando il provinciale campanilismo.
