COMMUNICATED
Nel mio insignificante essere, fino a che non si verificheranno alcune condizioni, di Stadio non parlo più.
Io e come qualsiasi Tifoso del Genoa che abbia davvero a cuore le sorti del Grifo, spero sempre che accada quello che dovrebbe essere giusto e sacrosanto.
Ci crederei molto di più se non ci fosse di mezzo quella congrega di ammanicati a tutti i livelli che si chiama sampedoria.
L’unico piccolo conforto avuto dopo la “riunione” di ieri a Tursi è stato leggere che ci sono stati momenti di acceso scontro.
Per il resto la solita pantomina di sorrisi, abbracci, promesse e rinvii a qualcosa definito più volte come definitivo.
Ora siamo passati al 5 Aprile, ancora un paio di musse, magari un’improvvisa influenza di qualche Usciere e si va all’11 Aprile.
Se non dopo.
Non ne parlo più e sarebbe da non parlare nemmeno più di Genoa, finchè esisterà “Genova”, ovvero quella sorta di consorteria composta da Maniman, da Fari Spenti e tutto ciò che gli ruota attorno, sopra e sotto.
Che sia sinistra o che sia destra, tutti belli uniti e partecipi in perfetta trasversalità.
Un’allegra comitiva che ha fatto diventare Genova da Città importantissima quale era ed è sempre stata, una sorta di Basilicata detto col massimo rispetto di quella Regione.
Una Città con un calo demografico come se fosse passato Attila e composta da anziani e vecchi come nessun’altra.
Nella quale l’unica cosa che fiorisce sono i supermercati.
Comunque finchè ci son di mezzo loro quindi la sampedoria e finchè non ci sarà la decisione definitiva con tanto di firme in calce, di Stadio Luigi Ferraris ovvero o Campo d’O Zena, non ne parlo più.
Lascio parlare a chi se ne capisce, a coloro che ne sanno, dall’alto delle loro amicizie, frequentazioni e del tengo famiglia.
E che vogliono davvero bene al Genoa e il bene del Genoa.
SEMPRE Forza Grifo.
Fine del COMMUNICATED
P.S. Cari 777, il giorno che in società non esisterà nemmeno più un genovese e magari pure genoano, avrete fatto Bingo.
