Cose che capitano e giustamente

Cose che capitano e giustamente

Già, cose che capitano e secondo me, anche giustamente vista l’eterna battaglia tra “tinteggiatori” genovesi.
Tutti a Genova conosciamo la gara a dipingere qualcosa di Rossoblu o di policromatico.
Da sempre chi è nato, o meglio, è stato fuso dopo, vive dentro un incancellabile senso di inferiorità.
Sei arrivato dopo, molto dopo, sei nato o meglio ripeto, sei stato fuso per rivalsa, per contrastare qualcuno e qualcosa che già esisteva. Sei nato quindi per emulazione, non per Amore vero e proprio e quindi si capisce benissimo l’essere colti da questo profondo senso di frustrazione. Si capisce benissimo il tentativo di mettersi non solo al pari, ma di far vedere e soprattutto di credere, di Esistere, e addirittura prima di altri, degli altri. Dell’altro.
Si potrebbe chiamare benissimo Invidia, ma usando l’Aramaico antico, si chiama bruciori di culo.
E allora dal 1946 ma anche prima, si nota questa voglia di cercare di far vedere che si è “i primi”, che si è “gli unici” ad esistere sul territorio, quasi sempre attraverso manifestazioni ridicole, che non hanno alcun senso o valore storico. Ma è così.
Essere arrivati dopo e continuare a vivere con questa macigno, crea di queste situazioni.
Pertanto, sempre secondo me ovviamente, questa volta si è davvero colto nel segno, se si parla di far capire, ma sarà molto difficile se non impossibile, CHI è arrivato prima, chi è Nato prima e chi è contato per primo e conta ancor oggi, nella Storia non solo del Calcio, ma di questa città.
Il Genoa, ha visto, vissuto due Guerre, terribili, mondiali appunto.
C’era, e ancor prima del loro accadere e i Genoani c’erano anche loro.
Chi ha vissuto quelle terribili esperienze aveva comunque già qualcosa sotto la quale unirsi, affratellarsi, sentirsi parte di un insieme che accomunava e non divideva. Questa cosa si chiama Genoa Cricket and Football Club 1893.
Chi ha vissuto gli orrori delle due guerre le ha vissute in compagnia del Genoa.
Chi ha avuto momenti di gioia o almeno di qualche serenità, ha avuto Il Genoa come compagno.
Altri, non pervenuti. Perchè nemmeno esistevano.
Pertanto Scalinate Montaldo o non Scalinate Montaldo, Muri o muretti dipinti, se c’è un posto dove dovrebbero esistere quei due Colori e non altri, è proprio quello che si vede in foto.
E si perchè dipingere scalinate o muraglioni di Quartiere, oltre che non essere tanto permesso a livello legislazione, tutt’alpiù concesso, può coinvolgere anche persone di fede sportiva diversa se non contraria.
Una Scalinata ad esempio, è davvero di tutti e nello stesso Quartiere è francamente impossibile che gli abitanti siano tutti di una stessa fede sportiva. Sia una o sia l’altra.
Ma se c’è un posto dove dovrebbero esistere solo Due Colori, quello è proprio quello della foto.
Perchè vedete cari sandoriani, quello è un posto molto particolare.
Quello è un posto costruito dai genoani e da Genoani e anche a spese loro.
Quello è un posto che esiste da ben molto prima che voi compariste su questo pianeta.
E Caienna o non Caienna che comunque c’entra un belino con il nome U.C. Sampdoria e tantomeno con quel terreno di gioco e con gli annessi e connessi, quel posto è nato per ospitare non di certo voi, ma Il Genoa.
Perchè voi non solo non esistevate ma non eravate nemmeno nei pensieri di qualsiasi genitore di allora.
Quello, questo, è, Il Campo del Genoa. Per i foresti, O Campo d’O Zena.
E se deve esistere qualcosa di dipinto, sempre sia permesso, deve essere Rossoblu.
Adesso rodetevi pure, patiteci e come sempre, fate magari a gara per ridipingere il tutto con i vostri innumerevoli colori.
Ma questo è.
Quello, è Il Campo del Genoa 1893.
Voi siete stati semplicemente ospitati.
E adesso andate pure a comprare quintali di barattoli di vernice.
Spero per voi che mettiate i colori nel modo giusto, perchè a volte è anche successo che…
So che non è facile perchè può anche provocare inizi di labirintite.
Un altro problema in più che vi accompagna da sempre.
Baxi.


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