Da Schemaventotto a schemaquarantatrè

Da Schemaventotto a schemaquarantatrè

Tutte le privatizzazioni hanno un inizio ed una fine, tocca così anche ad Autostrade, ma ironia della sorte, chi la chiude l’aveva anche iniziata questa avventura e forse come allora, con un governo sostenuto trasversalmente da tutti i partiti, ci si gira dall’altra parte e non si guarda. Nemmeno il popolo guarda, forse gli unici che guardano ancora sono i familiari delle vittime per il crollo del Ponte Morandi. Comunque gli attori della privatizzazione di ieri, per la maggior parte ancora vivi e vegeti, perché quel 14 agosto 2018, hanno avuto il culo di fare altri tragitti invece di passare sul Ponte Morandi, hanno la fortuna di vedersi chiusa questa concessione dalle uova d’oro, dove si sono riusciti a privatizzare gli utili socializzando le perdite. Inizia tutto con lo Schemaventotto, qui sotto un assaggio:

Insomma, come si legge, i Benetton, senza colpo ferire s’intestano la primogenitura del businnes di concessionari autostradali che sviluppano negli anni fino a mettere in pancia ad Atlantia anche Abertis, grazie ai lauti profitti derivanti dall’incasso ai caselli. Fino ad arrivare ai 43 morti del 14 agosto 2018 che potremmo definire lo Schemaquarantarè, visto che grazie al Ceo capitalism Draghi, e con un governo politico trasversale, si fanno comprare ASPI da CdP, salvando i conti di Atlantia, come ben ci fa intendere Sara Bennewitz su Affari&Finanza di oggi (edizione GEDI).

Direi non ci sia altro da aggiungere, perché avessi solo che un’azione di Atlantia, mi riterrei un porco.

Circa l'autore

IL LANTERNONE di Boccanegra

Pensionato, libero pensatore, nulla facente, amante dei cantieri dove poter suggerire agli operai il modo migliore per intervenire in tubature guaste e porvi rimedio, senza per questo essere brutalmente insultato. Se avanza tempo dipingo e scrivo brevi post su Faccialibro per amici trovati in rete, no perditempo

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