E Pallotta restò solo

E Pallotta restò solo

La voce calda e roca di Venditti è l’unica nota romana che mi emoziona, un inno d’amore che come genoano invidio ai romanisti, anche se il nostro, nel panorama generale non sfigura, ma al di là dell’inno le romane, Lazio compresa, le ho sempre mal sopportate, un po’ come mi pesa sugli zebedei la Juve. Forse sarà la loro predisposizione a farla fuori dal bulacco ed a sentirsi superiori anche nelle sconfitte, vantando finti torti arbitrali o fatiche d’Europa. Comunque risulta che Pallotta è rimasto solo e che dovrà in qualche modo far fronte ai debiti, ma ancora di più dovrà, con Lotito, tentare l’azzardo di ricominciare il Campionato il prima possibile, al di là di quello che a parole possano pensare i tifosi. E che Unicredit, in mancanza d’un “solido” acquirente, da passare a Pallotta, tenga una mano sulla testa alla quotata A.S. Roma.

 

 

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IL LANTERNONE di Boccanegra

Pensionato, libero pensatore, nulla facente, amante dei cantieri dove poter suggerire agli operai il modo migliore per intervenire in tubature guaste e porvi rimedio, senza per questo essere brutalmente insultato. Se avanza tempo dipingo e scrivo brevi post su Faccialibro per amici trovati in rete, no perditempo

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