
Entro il 15 marzo…

Come riesca il Comune di Genova, ad avere come interlocutore anche la Sampdoria, oltre al Genoa, è un mistero. Con la composizione negoziata si bloccano crediti ed investimenti, a parte un’ordinaria amministrazione, tesa a centellinare la spesa nel limite del fattibile, anche la L. Ferraris srl società che condivide al 50% la gestione del Ferraris tra Genoa e Samp, è priva di una gamba, se per gamba intendiamo disponibilità di spesa. Siamo quindi alle battute finali di una pantomima fino a qui portata avanti per inerzia, e possiamo anche credere che la buona volontà senza soldi, possa essere strumento di fattiva ristrutturazione di un impianto sportivo da rimettere in sesto, con una spesa prevista di 60 milioni, ma è comunque dura da credere. Se poi ci mettiamo come carico ulteriore il desiderio del Comune di Genova, di riuscire a vendere il manufatto, al di là dei 18 milioni richiesti…
Maledetta composizione negoziata… ci mancavano anche gli europei. 🤣