Gigino

Se c’era uno attaccato trasversalmente dal PD e da Mediaset dei Berlusconi, era Gigino Di Maio, chi sul “nero” e chi sulla piscina abusiva. Ora trasversalmente, pare, che le persecuzioni siano finite e che Gigino, abbia spezzato l’accerchiamento. Qui sotto l’intervista che socchiude la porta al MES, dopo il Tweet del papà di Ciro a favore di “Giuseppi”, oggi tocca a Gigino.

Mi colpiscono due cose, la prima la riflessione sul “nero”, in un momento in cui non si riesce nemmeno a lavorare in “bianco”, vedi botteghe e bottegai, artigiani e massacan, e la seconda su Colao. Colao, sarà anche un “grande manager”, ma la politica non può delegare ai manager, mettendo in piedi un “Comitato”, se no c’è il serio rischio di essere costretti, magari tra altri 75 anni, di fare un altro 25 Aprile, cosa per me statisticamente improbabile poter assistere, data l’età già fin qui maturata. Ricordo quindi a Gigino il punto 3) degli obiettivi da raggiungere dal “piano di rinascita democratica” della P2 di Licio Gelli: “3) Primario obiettivo e indispensabile presupposto dell’operazione e’ la costituzione di un club (di natura rotariana per l’etereogenita’ dei componenti) ove siano rappresentati, ai migliori livelli, operatori, imprenditoriali e finanziari, esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori e magistrati, nonche’ pochissimi e selezionati uomini politici, che non superi il numero di 30 o 40 unita’.
Gli uomini che ne fanno parte debbono essere omogenei per modo di sentire, disinteresse, onesta’ e rigore morale, tali cioe’ da costituire un vero e proprio comitato di garanti rispetto ai politici che si assumeranno l’onere dell’attuazione del piano e nei confronti delle forze amiche nazionali e straniere che lo vorranno appoggiare. Importante e’ stabilire subito un collegamento valido con la massoneria internazionale.“