
Gilardino, procuratori e giornalisti

Premessa. Mai stato innamorato di nessuno, ma solo del Genoa. E per nessuno intendo allenatori e giocatori, ovviamente.
Fatta la premessa, leggo l’ennesimo articolo su Gilardino e la sua eventuale conferma alla guida del Genoa.
Io sarò un deficiente e non lo nego, ma leggendo i giornali o ascoltando la TV, non riesco proprio a capire come sia possibile una cosa e cioè, che un procuratore quindi un individuo che è manco un parente possa comandare su di me e decidere il mio futuro.
Quindi, cosa devo fare. E dove devo andare.
Pertanto la domanda che mi viene immediatamente in testa è: ma chi cazzo è un procuratore, specie se fosse il mio.
La seconda, come si fa a farsi comandare da un individuo che per altro pago io.
Infatti oggi leggo di Gila che è stato proposto alla Fiorentina e parlo di lui ma potrebbe essere benissimo qualsiasi altro allenatore o giocatore. E quindi, Gila o chiunque al suo posto, ce l’ha i coglioni per decidere di testa sua o deve far decidere a un altro?
Altro che come ripeto, pago io con i miei soldini.
Dice ma il procuratore cura i suoi interessi, del suo “assistito”. E sì perchè i propri no…
Vero, ma anche un penalista cura i tuoi interessi, ma sei tu, sono io che decido comunque se fare quello che dice oppure no.
E questo perchè? Perchè lo pago, non è lui che paga me.
E’ lui che dipende da me e non io da lui.
Quindi sono accettatissimi suoi eventuali consigli, ma alla fine decide un bel belino di niente.
Questo parlando di un Avvocato e che magari mi evita un ergastolo o vent’anni di carcere, pensa se fosse un individuo che al massimo riesce a strappare un contratto migliore e quindi dei soldi in più.
Questo, io, il deficiente di prima, ma a quanto pare secondo il mio modesto parere se io sono un deficiente, calciatori e allenatori sono dei coglioni, dei senza palle, persone incapaci di decidere e di fare cosa vogliono fare della loro vita.
Cioè persone che fanno quello che gli dice un altro e pure pagato da loro stesse. Pazzesco, incredibile se ci si pensa un attimo.
Morale, da deficiente, se io voglio e ripeto voglio restare in una squadra, ci resto.
Se io voglio e ripeto voglio, andare in una certa squadra ci vado.
Se non voglio, possono esistere tutti i procuratori del mondo, ma nessuno mi fa fare il contrario.
Io, ma a quanto pare giocatori e allenatori non sono come me. Tutti, nessuno escluso.
Sono deficiente io o lo sono loro?
Io come forse si è capito una risposta ce l’ho.
Da deficiente, appunto.
Ma felicissimo di esserlo.
P.S. Perdonate ancora una cosa ma sono un deficiente che ci posso fa’.
Visto che nell’articolo si parla di corteggiatori, di gente che vuole e desidera pagandole prestazioni lavorative e professionali da parte di qualcuno e di terzi che le offrono, che le propongono guadagnandoci pure sopra, ci sarebbe così tanta differenza nel caso si dovesse mai parlare di prostitute e di “protettori”, in Francese antico, Magnacci.
Poi i ruoli, li si scelga pure in piena libertà, ci mancherebbe altro.
Deficiente sì, ma molto democratico e liberale.
Allegri!