I CONTI NON TORNANO?

Ultimamente mi rendo conto che sto diventando intollerante.

Verso tante cose: verso una società imbastardita e volgare, verso una gioventù velocissima ma senza direzioni, da mode ignoranti e soprattutto un irreversibile appiattimento verso il basso.

Ho la fortuna di potere scrivere sul Genoa, sullo sport abbinato alla passione e non su trattati socio/educativi di cui non potrei manco scriverne l’indice.

Purtroppo rilevo troppe variabili impazzite nel mondo Genoano. Troppe bocche che sputano sentenze facili, strategie ed operazioni commerciali commentate da gente che tutti quei soldi non li ha visti manco al Monopoli, figurarsi il resto. Incapaci tra le altre cose di dare alternative credibili, tanto per metterti in dubbio per un secondo. Perchè una persona intelligente vive di domande, di dubbi, di ricerca. Non può vivere di slogan e sentito dire.

Soprattutto non può creare “realtà parallele” giusto per avvalorare le proprie tesi.

Fossero almeno tesi semplici “tanto per fare due chiacchiere”. Io purtroppo mi sto convincendo che troppe voci escono per sostenere non un’idea ma un portale, una pagina, un programma su Twitch, un giornalista che scrive su un sito, sul web, su una testata.

Tesi ed idee ripetute allo sfinimento con l’antico intento di far diventare una mezza bugia una verità affermata dalle parole. Ripetute, appunto, allo sfinimento.

Il problema è che il gregge ci si attacca e dopo la mena. Ora è ricominciata la tarantella Balotelli. Come se ne sentissimo il bisogno. Gente che scrive “uno di noi” ad uno che del Genoa non gliene è mai fregato un’emerita cippa fino a quando non è stato ingaggiato per disperazione.

Ma è giusto che, in un mondo dove le squadre prendono un giovane ed il commento è “questo è scarso, l’ho preso a FC25 ed è una pippa” oppure in caso contrario parla di “fenomeno”, si sogni il gran goal del redivivo sotto la Nord che “verrebbe giù”.

Ricordo a lor signori che la Nord veniva giù anche se faceva goal Ambu.

La Nord non ha bisogno di suggestioni per viversi il Genoa.

Il tifoso del Genoa non avrebbe bisogno di niente che non sia una maglia a quarti, uno stadio, un pallone ed una sciarpa da mettersi al collo. A chiudere serve il luogo e l’orario. Questo è il Genoano per me.

Capita purtroppo che non sia così per tutti…

Ed allora bisognerebbe aprire un libro su ripicche, dispetti, sotterfugi e beghe da cortiletto che non darebbero il giusto lustro ad una tifoseria come quella del Genoa.

Spero ci sia ancora qualcuno che fa l’abbonamento con il solo intento di VEDERE IL GENOA e SOSTENERLO

Che certe cose sono illeggibili, e lo restano anche se ripetute per mesi.

Avete presente la scena? “Lei mi deve rendere conto…lei mi deve rendere conto…LEI MI DEVE RENDERE CONTO”.

“DEI CONTI SE NE OCCUPA MIO ZIO ANTUNELLO!”

 

 

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FdT

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