Il male buono e il male cattivo
Caro Signor Mauro,
Ormai il male è da consumare, questo sistema lo impone, è fatto di interessi e a seconda di questi interessi che vanno dalla sopravvivenza all’abbondanza fino allo spreco, viene declinato con l’aggettivo buono o cattivo.
Politicamente poi non sappiamo più nemmeno dove stare, perché accompagnati in questo da una miscellanea incomprensibile, elastica come la pelle dei coglioni, i nemici di ieri diventano gli amici di oggi, in un soprassalto di ottime intenzioni e con lo spettro, molto concreto di poter perdere tutto. Insomma il capitale si difende come meglio può e in questo poi viene a dare manforte pure la religione, che non è più un Dio unico e misericordioso, ma riassume le sembianze del crociato in guerra, con un Cristo balbettante nuovamente messo in croce.
Il male è male comunque lo si declini, ma il peggio è dare una dimensione buona al male, mestiere difficile, ma egregiamente svolto dalla sua professione al servizio del sistema.
Il male è male comunque lo si declini, ma il peggio è dare una dimensione buona al male, mestiere difficile, ma egregiamente svolto dalla sua professione al servizio del sistema.