Splendido Post scritto dal carissimo amico Maurizio.
Questi sono post importanti perchè spiegano cosa è Genova e di conseguenza anche il declino del Genoa
In soldoni, perchè il Genoa non ha più potuto essere la squadra che deve essere e che merita essere.
E che non deve essere, almeno fino all’arrivo della 777 Partners, visto che sta scombinando piani e voleri di molti…
Con relativi mal di pancia e di fegato.
In pratica tutto quell’agglomerato che non a caso ‘qualcuno’ definiva come “Forze del bene”.
Lo so benissimo che c’è uno zoccolo durissimo di persone che lo hanno mai capito e probabilmente lo capiranno mai.
Ma sono cose che vanno dette, ripetute e quindi mai dimenticate.
E siccome siamo gli unici a dirle e a continuare a dirle e da decenni, me ne batto il belino e andiamo avanti.
Sempre Alè Genoa.
Per comprendere bene l’inquadramento contestuale del Genoa e della nuova proprietà, non è possibile né rifarsi ai media locali, ampiamente sensibili ai fili di dirigenti potenziali di sindacati nazionali (ben due genovesi in lizza, ma Genova è ormai senza più industrie. Non è curioso?) ed attenti a non metterli in cattiva luce, né a quelli nazionali, intimoriti da viale monte Rosà e branco di tengo famiglia, ma da quella non soggetta a queste pressioni e controlli.
Fanno eccezione le testate estere di paesi improbabili (Finlandia, Norvegia, Romania, altri), utilizzate dai costruttori di panico mediatici per lanciare bombe carta che saranno riprese poi dai media nostrani, secondo modalità ben descritte nei libri di Aldo Giannuli (“Come i servizi utilizzano i media”, perché è quello uno degli strumenti utilizzati dagli “intimorenti”).
Resta un unico “fil rouge”, espressione tanto cara ad un ex presidente di confindustria genovese, anche lui rigorosamente SENZA industria, come si addice al potere da massacan, ovvero, passano dal 2001 le proprietà del Grifone, e quelle che non vengono convinte ad andarsene (vedi le confessioni di Marotta su Zamparini), vengono regolarmente attaccate da stampa, magistratura, finanza ed infiltrati nel tifo. Sempre. E anche stavolta non fa eccezione .
Poi si prova a portare al Genoa, in puro intento Marottiano, ma la continuità nel tempo (ora che il dirigente è altrove) ci dice cose precise, grandi imprenditori quali Calabrò e Gallazzi, sospingendoli politicamente, mediaticamente in tutti i modi possibili ed immaginabili, ma accuratamente nascosti ora che a Bogliasco, a casa del Mulino Bianco, ce ne sarebbe bisogno come il pane.
Eppure Calabrò, ad esempio, ce lo vedrei benissimo. Anche per il cognome.
“…Since the new ownership took over, Genoa have seen their clothing sales increase from 3,000 items sold in 2021 to around 25,000 in 2023, and sponsorship money has increased from €2.7 million ($3 million) to €9 million.
Speaking to Sportcal (Globaldata Sport), Genoa’s chief executive Andrés Blazquez outlines the significance of the new ownership’s changes: “Now we have a roster that is about €30 million cheaper than when we took over, but it has a value that is about eight times more valuable than what we found.