
In sintesi: ma che ci frega a noi genoani della sampedoria

L’amico Beppe mi evita di faticare oggi, quindi copio e incollo con doppio piacere.
Nel paese di Brucaliffo, anche noi genoani dobbiamo “fumare” come il Brucaliffo, per capire cosa spinga il Genoa ad aspettare la Samp, per l’acquisto e la ristrutturazione dello Stadio L. Ferraris.
Nemmeno a distanza di una settimana, l’uno dall’altro, compaiono due chiacchierate sotto l’ombrellone, da parte di Blazquez e Zangrillo.
Il primo, Blazquez, che mette l’accento di averli dovuti aspettare:
Il primo, Blazquez, che mette l’accento di averli dovuti aspettare:
29/6/2024 Calcio e Finanza:
“…spiega Blazquez. E’ evidente che prima iniziamo e meglio è. Noi eravamo pronti un anno fa e abbiamo dovuto rispettare il momento che stava attraversando la Sampdoria per fare una cosa insieme. Una volta cambiata la proprietà abbiamo cominciato a lavorare in un modo molto produttivo. Non so se Genova sarà la città prescelta alla fine, ma per noi può essere un tema di business, con spese aggiuntive che normalmente non dovremmo fare ma le affronteremo per provare a vincere la scommessa degli Europei. E soprattutto per uno stadio più moderno con servizi più efficienti e aggiungendone di altri che in questo momento non ci sono.”
Mentre Zangrillo va liscio e sul sicuro, siamo ai dettagli o quasi, ma sulla base di cosa non è dato sapere, gli è bastata una telefonata 

4/7/2024 Telenord:
Zangrillo a Timossi… “Rivela che ha appena ricevuto “una telefonata e pochi istanti fa mi hanno comunicato che è pronto il progetto per il nuovo Luigi Ferraris, il progetto unitario di Genoa e Sampdoria, lo hanno realizzato e lo presenteranno insieme per cambiare davvero il volto allo stadio”. E questa è una notizia, già darebbe il titolo alla mattinata. Però aggiunge che quello dello stadio che verrà non sarà un volto come tanti, avrà una faccia particolare e qualcosa di molto speciale, almeno così sogna lui, “un centro che possa essere un luogo per fare anche cultura e vita sociale sette giorni su sette”, un antidoto a quello che ritiene un problema, “una carenza di cultura tra i giovani, che porta alla barbarie”.”
In tutto questo la Sampdoria tace, nemmeno un sostegno al Genoa per dire, sì ci siamo, come dicono Blazquez e Zangrillo, solo questione di giorni, ma che dico di ore…
Io non so e non conosco in questa Genova, quale e quanto potere interdittivo, nei confronti del Genoa, abbia il Comune di Genova, nel non concedere al solo Genoa la possibilità di acquistare e ristruttura il Ferraris, sta di fatto che bisogna aspettare, con la grave ipotesi che tutto possa saltare se al 31 Ottobre 2024 non ci sarà il closing tra Manfredi, SSH e Vidal.
Questa delicatezza istituzionale da parte del Genoa ha uno strano sapore, se traguardata con le ultime vicende che coinvolgono Spinelli (pronto a comprare la Samp), Signorini, Toti e Bucci, attenti se non attentissimi a provare in tutti i modi di salvare la Sampdoria, o di metterci una pezza (“la Verità” qui sotto).
Ma sostanzialmente ai genoani cosa esattamente frega se la Samp fallisce? Siamo forse “carenti di cultura che porta alla barbarie”, come dice Zangrillo, se vogliamo fallita la Samp?
Ma sostanzialmente ai genoani cosa esattamente frega se la Samp fallisce? Siamo forse “carenti di cultura che porta alla barbarie”, come dice Zangrillo, se vogliamo fallita la Samp?

Ormai Genova è politicamente ed economicamente bollita con Spinelli, Signorini e Toti ancora ai domiciliari, il processo che l’imprenditoria portuale genovese possa riprendersi è una scommessa, dovremo comunque aspettare Settembre e vedere se da lì in avanti cambino anche i rapporti istituzionali tra il Genoa e il Comune di Genova. 

Buona giornata e forza GenuAAA 





