
Italia, paese di fanatici

Ho saputo solo stamattina e chi mi conosce mi crede, che ha giocato l’italia, visto che non sapevo non solo quando e dove ma il perchè. E leggendo qualche commento su Facebook ho saputo che ci poteva essere un rigore a favore degli azzurri.
Allora, sono andato a cercare il filmato e la mia opinione è questa: se le regole del calcio sono quelle attuali, quello non era calcio di rigore.
E da qui nasce il solito per me fanatismo italiano, condito dalla solita mancanza di onestà intellettuale che ci contraddistingue.
Ovviamente le Cinture Nere in questo deprecabile sport sono i telecronisti e la miriade di commentatori sportivi, ma c’è nulla di cui stupirsi perchè è così da sempre e proprio perchè sono italiani.
Pertanto per spiegare la mia idiosincrasia per tutto quello che concerne il Calcio italico, Nazionale in primis, mi permetto di copiancollare un post dell’amico Francesco Venturelli, visto che lo trovo piuttosto esaustivo.
Ci leggiamo dopo.
Il mio commento nasce da un fatto : recentemente ho sentito dai media che e’ cambiata la regola per giudicare i falli di mano o braccio, in area. Hanno detto chiaramente che per assegnare il rigore deve esserci la palese intenzione del giocatore di interrompere l’azione. E hanno anche detto che il VAR non ha voce in capitolo, ma giudica unicamente l’arbitro.
La mia considerazione non e’ rivolta alla nazionale, ma ai media che spesso tengono un atteggiamento fanatico e per questo anche diseducativo.
Se si ha voglia, tra i tanti libri che ho letto, ne suggerisco uno dal titolo:”Calcio e fascismo in Italia“.
Non lo ha scritto un giornalista sportivo ma uno storico: Simon Martin.
Si vede come negli anni ’20 il fascismo decida di usare il calcio per controllare le masse.
L’Italia se la passava male, ma con le vittorie nel calcio era possibile tener alto lo spirito nazionalista.
E’ anche per questo che diffido nel nazionalismo. Ricordando anche che i nazionalisti di inizio ‘900 -che guarda caso avevano la bandiera azzurra, prima ancora che esistesse la nazionale di calcio- riempivano le piazze d’Italia perché volevano la guerra contro l’Austria. Che peraltro era nostra alleata nella “Triplice alleanza”.*
Ho visto tante partite in Inghilterra e in Brasile e posso testimoniare che il nazionalismo fanatico che esiste in Italia in quei Paesi non esiste.
Sono due Paesi che amano davvero il calcio e non lo usano come rivalsa delle frustrazioni quotidiane.
Ammetto poi che in questo mio atteggiamento c’entri anche il trattamento che la Federazione italiana del calcio ha sempre riservato al Genoa, a cominciare dall’estate del 1925, in occasione della terza finale col Bologna, sospesa per INVASIONE CAMPO dei tifosi bolognesi, col Genoa in vantaggio per2 a 0.
Al Genoa spettava la vittoria, che gli e’ stata invece negata dalla Federazione.
Poi c’e’ tutto quello che e’ venuto nel dopoguerra e che ho vissuto personalmente: Bergamo, D’Elia, Lo Bello padre e figlio, ecc. Potrei scrivere fino a domani.
Ma ci sono anche fatti oggettivi che prescindono dal mio essere tifoso.
Dopo i Mondiali del1974 i giocatori della Polonia avevano dichiarato ai media che nell’intervallo di Polonia-Italia erano stati avvicinati da emissari dell’Italia che offrivano soldi in cambio del risultato.
I giocatori polacchi rifiutarono e l’Italia venne eliminata.
Ai Mondiali del 1982, stessa scena coi giocatori del Camerum, che dichiararono ai media, a Mondiali finiti, di essersi accordati per un pareggio che avrebbe permesso all’Italia di passare il turno.
Poi l’Italia vinse addirittura il Mondiale, ma c’e’ più da vergognarsi che da vantarsi.
Posso poi citare per esempio “moggiopoli”, dove la viva voce dei protagonisti registrata a loro insaputa, dimostra come il calcio italiano fosse truccato.
Ricordo infine che la nazionale italiana rappresenta “quel” calcio.
E io dovrei tifare la nazionale? No. Non la tifo.
E ho le mie ragioni.
Questo è quanto scritto da Venturelli ed è inutile dire quanto io concorda.
Ma siccome lui è oltre che un Gentiluomo anche una persona che non ama far troppe polemiche, io aggiungo qualcosa.
Perchè si potrebbe ricordare ad esempio l’intervento di Cannavaro su mi pare Henry contro la Francia, intervento che eliminò dal terreno di gioco il fortissimo attaccante francese. Esempio di grande sportività.
Al punto che Cannavaro “vinse” pure in seguito il Pallone d’Oro.
Si potrebbe ricordare lo sportivissimo Materazzi.. che portò al punto tramite continue offese e provocazioni il grande Zidane a dargli una testata, per me giustamente…
E sarà una coincidenza, ma le due volte che scoppiò in italia uno scandalo legato a scommesse e partite truccate, l’italia azzurra VINSE il Campionato del Mondo.
Non è per fare della dietrologia.. ma visto come gira il mondo soprattutto quello del Calcio si può anche pensare che il tutto fosse per nulla casuale.
Concludendo, di Sportivo il Calcio italiano credo abbia ben poco e da tempo immemore.
Ma soprattutto, “Sportività” e Onestà intellettuale” dovrebbero essere due termini proibiti ai vari commentatori sportivi italiani.
Visto che non sanno nemmeno cosa vogliano dire.
Immagine di copertina tratta da: https://yuri-sportedintorni.blogspot.com/2014/05/la-mia-personale-storia-dei-mondiali-di.html