Ma chi investe in Italia?
E’ una domanda che spesso si fa, o meglio, ci sarebbe da chiedere: ma chi ha il coraggio d’investire in Italia? Già solo la fatica che sta facendo la Ministra Cartabia, operando sul pacchetto Legge e Giustizia, più CSM, la dice lunga su quanto i corrotti e i perdi tempo giocano sulla pelle di sentenze civili e penali, rallentando uno dei nodi più spinosi di una macchina intasata da montagne di carta e dove tutti sfruttano l’occasione per non venirne fuori, e già qui un’azienda economico industriale estera, interessata a rilevare un’impresa italiana, arriccia il naso, per non parlare dei lacci e laccioli burosaurici e di mille e mille leggine para camerali, comunali, regionali, sanitàrie, poliziesche e para mafiose, scoraggerebbero pure la Yakuza. Insomma il territorio italiano è ben protetto da vili attacchi e proditorie acquisizioni, soprattutto quando c’è da migliorare situazioni come quella in cui versa il calcio italico, definito dall’economia para statale, come la terza industria del Paese, ma a debito e praticamente fallita. Insomma c’è da proteggere il business, da questi vili e proditori attacchi, di questi stranieri indifferenti alla tradizione delle cenette tra intimi di Lega, il tutto supportato dalla narrazione di un VAR che sta rovinando la percezione del bel gesto atletico, dove in questa sessione il Genoa ha perso 4 punti sulle dirette concorrenti alla retrocessione. Due punti a Torino nei confronti del Venezia, per un fuori gioco inesistente di Belotti che aveva segnato e lì il VAR è andato a vedere il laccio della scarpa senza lacci di Pobega, e altri due nello scontro diretto del Genoa contro la Salernitana, dove Di Bello non ha chiamato il VAR per la maglia tirata a Destro in area. Qui sotto infatti la narrazione della stampa del calcio di regime (vedi “L’invasione della tecnologia Nessuno capisce più il Var” su la Repubblica), tutela il sistema ondulatorio ed asimmetrico, che sì, parla del Genoa e di Zaniolo a Roma, poi parla dei 103 minuti giocati a Torino dal Venezia, ma di Destro e della maglia tirata e di Di Bello che non chiama il VAR, nemmeno una riga. Io di questo sistema non ho paura, se no non farei il biglietto per andare a vedere giocare il Genoa, non penso nemmeno abbiano paura i 777 Partners, perfettamente coscienti che comprare una squadra di calcio in Italia, oggi, sia come comprarne una di preservativi, dove notte tempo entra l’arbitro e per dispetto ti buca i gondoni. Questa strenue difesa nei confronti del sistema non porterà a niente, non potrà nemmeno durare in eterno, rallenta solo l’agonia, ormai il re è nudo, talmente nudo che non fa nemmeno più schifo e non mi meraviglierei nemmeno che a fine campionato uscisse fuori un altro fax, un po’ come quello uscito qualche anno fa e di cui qui sotto pubblico il testo. Ah, all’epoca, Nicchi l’aveva bollato come un vaneggiamento d’un arbitro frustrato e millantatore.
“31 maggio 2011
Illustrissimi Presidenti
vi chiedo pochissimi minuti di attenzione del vostro preziosissimo tempo per portarvi a conoscenza di alcune cose che vi stanno circondando e che sicuramente vi avranno fatto sorgere più di diversi pensieri.
Innanzitutto permettetemi che mi presenti: sono un ex arbitro, ancora tesserato, che ha militato per ben diversi anni a livello nazionale e che ha ancora ottimi rapporti con la maggio parte degli arbitri che ora si trovano in serie A e B; ovviamente con quello della mia stessa regione, molto intimi e confidenziali.
I motivi che mi spingono a rimanere ancora anonimo, sono innanzitutto quelli di avere una famiglia e successivamente perché sono curioso di sapere, dopo aver espresso le mie informazioni, come procederete.
Questa mia attesa non ha resistito dopo aver letto i giornali in queste ultime settimane inerenti a della dichiarazioni di alcuni di voi, e posso precisamente capire i vostri stati d’animo; ma a tutt’oggi, di tutte le cose che sono a conoscenza, solo alcune vi verranno esternate, altre aspetterò il momento giusto, perché ora è prematuro.
In primis la cosa che mi preme più di tutti è informarvi che il presidente-super visore Marcello Nicchi, detta gli ordini e fa pressioni ai suoi organi tecnici, su come certe partite devono finire e su come devono essere trattate certe società in base alle sue convenienze…
Tuttavia, mi spiace fortemente che certi arbitri siano poco sereni perché il non agire liberamente ed essere condizionati (pilotare le partite) da chi ti comanda non è assolutamente facile…ecco perché ci si affida ad arbitri più esperti o magari a fine carriera in cambio di qualche posto da dirigente…
Comunque tornando a noi e facendola breve inizio con qualche nome che sicuramente, poi voi dalle vostre esperienze vissute sulla vostra pelle capirete molte cose:
– lo sapevate che il sig. Farina (designatore can-pro) frequenta il polo di allenamento di Roma e mentre si allena tranquillamente, con i suoi fedelissimi arbitri laziali, di designazioni, voti, e da direttive su certe partite…
– sapevate che i sigg. Morganti, Bergonzi, Brighi, Romeo, Giannoccaro e Banti, pilotano partite e cercano di dare delle direttive ad altri arbitri, meno esperti, su come devono finire certe gare. Per lo più effettuano scommesse, tramite amici, la maggior parte puntando sull’over…(rivedetevi certe partite a voi dirette e capirete come mai certi errori evidentissimi non vengono rilevati.
– mentre le cose più eclatanti succedono in serie B. Quest’anno ancora di più, mi sono divertito, conoscendoli molto bene a vedere come certi arbitri “retrocessi” hanno pilotato con molta naturalezza, tipo: Doveri, Ciampi, Calvarese, Velotto ed il loro delfino Palazzino…anche qui con un bel giro di scommesse mica da ridere…
Concludo cari presidenti, ringraziandovi per gli immensi sforzi economici che fate per farci divertire ma se tutti gli sportivi sapessero tutta la verità, come giusto che sia, vorrei proprio vedere chi verrebbe più allo stadio…
Non ho proprio più speranza nel rispetto e nella lealtà dello sport, che spero tanto possa almeno io trasmettere in futuro ai miei figli.
Ringraziando e saluto. A presto.
Un ex arbitro”
https://www.youtube.com/watch?v=d9NqSCMmKjQ