Mi chiamo Luigi

Mi chiamo Luigi

Per i miei amichetti Luigino e sono un bambino di otto anni.
Scrivo queste cose sul mio diario quello che mi hanno regalato mamma e papà per la Comunione, perchè loro dicono sempre che certe cose non le posso dire perchè sono ancora piccolo e che queste sono cose da grandi e quindi non le posso ancora capire.
Io mi fido molto di quello che mi dicono mamma a papà e quindi ubbidisco quasi sempre e così li faccio anche contenti perchè subito dopo mi dicono che sono proprio un bravo bambino e anche intelligente.
Io però mi sento un po’ in colpa perchè anche se sono piccolo io certe cose le penso e se mi viene da pensare cosa mi succederà, andrò mica all’inferno quando morirò? Io spero tanto di no perchè io voglio tanto bene a mamma e papà e siccome loro sono tanto buoni andranno in Paradiso e io non voglio andare in un posto diverso di dove sono loro.
Oltretutto me lo dice sempre anche Don Gianni il prete che ci vuole tanto bene a tutti che se non stiamo attenti andremo tutti all’inferno e ci ha anche sempre detto che non dobbiamo toccarci perchè oltre ad andare all’inferno si diventa anche ciechi.
E io non voglio diventare cieco perchè io voglio vederli mia mamma e mio papà.
Però adesso sono un po’ confuso, perchè ho letto sul tablet che mi ha regalato lo zio Mario che i Dottori che sono poi i capi di quelli che parlano sempre in TV hanno detto che invece bisogna toccarsi e che bisogna imparare a farlo.

Io so che alcuni amichetti mi dicevano che era il prete dell’altra parrocchia che siccome secondo me è tanto buono li aiutava lui e così li toccava lui e si vede che questo prete non aveva ancora letto quello che c’è scritto sul tablet e adesso ho anche paura che quel prete così gentile va magari all’inferno.
Ma io sarò anche ancora piccolo ma mi chiedo come mai che adesso i dottori dicono che bisogna toccarsi.
Io non so se credere a Don Gianni o ai dottori della TV ma queste sono cose che non le posso dire a mamma e papà perchè so che si arrabbierebbero e magari non mi fanno più giocare alla Play Station che mi piace tanto.
Anche perchè loro non lo sanno ma sul tablet ho letto tante cose brutte e che parlano di una cosa che si chiama pedofilia e dicono anche che ci sono tante persone cattive a questo mondo che si chiamano pedofili e che queste persone comandano addirittura il mondo e allora io mi chiedo se queste persone comandano il mondo perchè ci dicono che dobbiamo toccarci e fin da quando siamo così piccini. Non lo so e anche queste sono cose da grandi e che io non posso ancora parlare e spero tanto di venire grande così anche io posso parlare di questo.
Poi ce ne sono tante altre cose che vorrei parlare e anche sulla mia squadra del cuore perchè ho sputo che adesso il campionato è messo male perchè hanno trovato un sacco di giocatori infetti.
A me questo spiace tanto e anche per quei poveri calciatori che moriranno tutti, anche se non capisco perchè loro potevano giocare e abbracciarsi quando fanno gol e noi invece a scuola dobbiamo stare lontani e con quella mascherina che a me dà tanto fastidio perchè non mi fa respirare bene. Io l’ho detto alla Maestra che non mi fa respirare bene e che a volte mi gira anche la testa, ma lei mi ha detto che se non la tengo mi manda subito dal preside e che mi fa una nota e mi sospende anche.
Io non voglio perchè se no mamma e papà si arrabbiano con me e non mi fanno nemmeno più guardare il mio programma preferito e poi a me non mi fa piacere far arrabbiare mamma e papà che sono tanto buoni con me.
Io non gli ho ancora detto che la Maestra ci ha detto che il preside ha detto che non possiamo nemmeno più cantare come facevamo prima perchè il virus se no esce dalla bocca e fa morire gli altri compagni e che non posso nemmeno più abbracciare la mia amica Susanna che mi piace tanto e che gli voglio tanto bene perchè se no muore anche lei.
E io non voglio fare morire Susanna perchè solo a pensarci mi viene da piangere e anzi quando mi viene lo faccio nella mia cameretta da solo perchè se no mamma e papà si arrabbiano ancora e se la prendono con me.
E se lo sa la Maestra e il preside non so cosa mi potrebbero fare.
Io sono molto confuso e tanto triste per tutto questo e siccome sono ancora piccolo non posso ancora parlare e dire tutto quello che sento dentro e per questo spero di diventare grande domani mattina.
Adesso la mamma mi ha chiamato perchè è pronto il mangiare sulla tavola e devo smettere.
E’ anche arrivato lo zio Mario che sento che è anche tanto arrabbiato perchè ha preso il pullman e che era pieno come un uovo di gente.
Dice che erano tutti schiacciati e che non potevano nemmeno respirare ma non perchè avevano la mascherina ma perchè non c’era proprio lo spazio per farlo così tutti schiacciati.
Però io mi chiedo perchè i grandi possono stare tutti schiacciati dentro il pullman e noi bambini dobbiamo stare distanti uno dall’altro. Forse perchè loro sono grandi e noi siamo bambini ma ho letto sempre sul tablet che i bambini il virus mortale non lo prendono e lo hanno detto tanti dottori importanti. Io non so se sia vero ma ho chiesto anche ad altri amici che vanno nelle altre scuole e mi dicono che di loro amici malati o morti per il virus non ne conoscono non ne hanno.
Io non ci capisco più tanto ma so che io sto male tanto male per tutte queste cose.
Non sono più felice come ero prima che è arrivato questo virus così cattivo ma io sono ancora piccolo e so che quando diventerò grande capirò tutto come mi dice sempre la mia mamma.
Gesù fammi diventare grande presto.


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