Principesse e principi attenti!

Principesse e principi attenti!

Biancaneve e la Bella Addormentata nel bosco non erano consenzienti, i nani? Conniventi… Cenerentola ha subito stalking – il principe non la trovava ed ha censito tutto il regno, invitato con l’inganno le ragazze e agito da feticista conservando la scarpetta… La Bestia è stata denunciata dalle ex per maltrattamenti e da Bella per averla sequestrata. Senza dimenticare Hansel e Gretel abbandonati dai genitori denunciati per tentato omicidio e loro stessi sotto accusa per omicidio premeditato di un’anziana… Ma ci sono pure casi al maschile: Ursula, polipo obeso travestito da bella ragazza, viene accusata di circonvenzione di incapace; il gigante in cima alla pianta di fagiolo, derubato… anche se in effetti su di lui pendevano gravi accuse, ma si sa, la giustizia non può essere personale…

Il mondo animale non è da meno ricordando loro essere riconosciuti come senzienti. Vi è infatti il bacio rubato da Romeo a Duchessa senza attendere il consenso; Crudelia rapisce i piccoli dalmata per farne una pelliccia; non dimenticando lo sfruttamento di lavoro dei topolini e gli uccelli costretti a cantare dalla sopracitata prima protagonista. E il lupo? Vero che in un caso si magna la nonna, ma lei resta viva e lui assassinato, come quello degli agnellini che prova sì a cibarsene, ma finisce squartato con pietre nella pancia e lasciato agonizzare in un pozzo…

Dai classici ai moderni, episodi di violenza di genere di ogni tipo di cui si potrebbe scrivere per ore riempiendo mille pagine. Aboliamo la TV, le fiabe, le novelle!

Al di là delle battute, quello che (non) fa sorridere è come, in un momento in cui pare ci si sia accorti per la prima volta esistano situazioni di violenza, anche esacerbate dal lockdown, in cui prolifichino sportelli in difesa della donna e negli uffici si faccia altro che far note sul gender gap (salvo poi non cambiar nulla)… perfino una fiaba diventi motivo di dibattito e censura. Anche se, vorrei ricordare, in America, anni fa, la produzione di Walt Disney “Biancaneve” fu vietata ai minori di 14 anni per la presenza di s cene violente…

Io faccio parte di Unione Nazionale Vittime. Sento ogni giorno storie di abusi reali e violenze (verso le persone, non verso un genere), di bullismo e cyberbullismo e quello che percepisco nell’ultimo periodo, non è una reale preoccupazione per un mondo alla deriva, dove esistano ancora posti in cui le donne non possano entrare in locali anche solo per andare in bagno (vita vera, non esasperazione), ma un semplice cavalcare l’onda del momento. Ora fa “sciato” parlare di cyberbullismo e via a convegni di ogni tipo; idem per donne invitate in ogni dove per raccontare la propria triste storia, salvo poi dimenticarsene appena l’occhio di bue si spenga. Per non parlare di identica situazione rivolta verso gli uomini: ce ne sono, tante e di diversa natura, ma pare non contino, probabilmente fanno meno scalpore, o magari la mentalità socialmente coordinata trova impossibile possa accadere…

Basta, basta strumentalizzare argomenti e dare visibilità a questo teatrino. Chi veramente si occupi di certe situazioni deplorevoli, non ha bisogno si censuri una fiaba. Ha bisogno di concretezza, sostegno psicologico gratuito, possibilità reale di applicare la legittima difesa. Di una società inclusiva che non veda una coppia gay come diversa da quella etero impedendogli di adottare bimbi che rimarrebbero invece chiusi in un orfanotrofio e poi a 18 anni chissà … Abbiamo bisogno di giustizia ed equilibrio. Di pari opportunità, non parlate e discusse nei convegni in cui tutti facciano sì con la testa per poi tornare dietro il loro piccolo schermo a guardare il loro piccolo mondo… Non abbiamo bisogno di scrivere su una carta dei servizi che il bambino in asilo non debba essere messo in castigo, ma gli si dica di andare a pensare… tutte stronzate! W le fiabe, che da sempre hanno accompagnato la crescita dei bambini; W le persone che agiscano e vivano per risolvere problemi senza bisogno di un microfono sotto il naso. W la giustizia, quando e se funziona… che deve funzionare.

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