
Quelli che la Digos non conosce…
C’è quella periferia misteriosa, dove il socio capitalismo progressista, ha edificato case, con appartamenti simili a cellette per api laboriose. E’ lì dove si perde l’uomo, dove la persona è inserita in un contesto tra il consumo e l’assistenza, perché accompagnata dai Mall pieni di ogni ben diddio, con la garanzia di un illimitato fido a rate, basta che c’hai la busta paga anche di € 1.000,00, meno i contributi. Lì nascono questi figli del consumo che sfuggono alla Digos come all’Assessore, ma dove operano solo preti ed associazioni varie, dal connotato socio assistenziale. L’odore del disagio fa presto ad arrivare al naso, a questi figli del benessere e dello sviluppo a tutto tondo, perché l’olfatto è oltremodo sviluppato, nascendo in certi casermoni e quindi un’eventuale scesa in piazza non credo debba stupire più di tanto, ma sembra invece che la politica, la stampa, come la Digos, caschino dal pero. Tutta nuova materia di studio, per la Lamorgese e per l’Archistar?
