Roby 1893
Tutto incominciò un giorno con un tuo post sul Muro SdG. Cercavi e come sempre di fare qualcosa di utile agli altri e quindi parlasti di una raccolta sangue che si sarebbe dovuta svolgere, forse, fuori dal Campo, dal Tempio come lo chiamavi tu, in data da destinarsi.
In pratica annunciavi questa cosa e cercavi eventualmente qualcuno che venisse a questo incontro che tu avevi con una Dottoressa, una responsabile AVIS. Risposi, un po’ timidamente e dicendo che se ti andava bene potevo venire io.
Dopo un po’ scrivesti un post in risposta a tutti e ringraziasti per l’attenzione, dicendo probabilmente l’unica frase scema della tua vita 🙂 e cioè qualcosa del genere: grazie ai writer che hanno dimostrato interesse e tra l’altro che writer!.. visto che ha risposto Il Presidente. (cioè io)
Io pensai immediatamente a due cose: questo è scemo. Ma scartai subito il pensiero perchè un Leader, Il, Leader e così carismatico di una Tifoseria come quella del Genoa, può essere tutto meno che scemo.
Allora, optai subito per la seconda: Roberto Scotto mi sta prendendo per il culo. E ci sta, ci stava.
Ci mettemmo d’accordo, dato che ci eravamo mai nè visti nè conosciuti.
E qui aprendo una parentesi, da qui si può già benissimo capire che io sono la persona meno adatta e accreditata per poter parlare di Roby soprattutto come se fossi uno che lo conosce da sempre, che fosse suo amico se non fratello.
Sono ben altre le persone e come ho già spiegato su Facebook che sono stati Amici se non fratelli di Roberto, non certo io.
Ma come ho appunto già detto, anche io nel mio piccolissimo ho avuto delle cose condivise, dei momenti passati insieme, avendo anche un sito mio e cioè questo, non credo di non aver diritto di parlarne.
E mi son sempre chiesto come questo sia potuto accadere visto che io con il mondo Ultrà non c’entravo e non c’entro una fava.
Nemmeno da ragazzino, da 15enne ho mai avuto interesse verso quel mondo. Lo rispettavo certo, ma non erano idoli coloro che vi appartenevano. Stringendo ho mai desiderato conoscerlo, conoscerli, “unirmi” e quindi fare in qualche modo parte di quel mondo, mondo che ha indubbi valori e ideali in sè.
Quindi pensate un po’ io cosa c’entrassi con il Leader della Nord e soprattutto lui cosa c’entrasse con uno come me.
Ma sono tutte seghe mentali, perchè successe, accadde.
Io tra i miliardi di difetti e lacune ne ho uno, ho anche questo: praticamente non conservo alcunchè delle cose che hanno fatto parte della mia vita. Per un motivo o per l’altro, le perdo, non le trovo più, spariscono, addirittura in un paio di casi me le hanno proprio rubate, quelle quattro cose.
Quindi, non ho un mio post, una delle mie tante belinate che ho scritto in questi decenni.
Le uniche che ho ancora e che quindi ho conservato con piacere sono i tuoi due post, Roberto, quelli scritti e postati sul Muro dopo una due giorni a Venezia, causa Genoa of course, dall’amico e con l’amico Ianna, in arte Pasquale.
Sono firmati Roby 1893 appunto.
E veniamo a questo Nickname, così intanto facciamo anche un breve accenno al Muro SdG, a una piccolissima parte della sua storia.
A questo deficiente che sta scrivendo e cioè io, venne un giorno l’idea di “fondare” una sorta di “Club” detto tra virgolette, una specie di partito e cioè quello delle Beline. Le chiamai Beline non certo perchè ritenessi lo fossero, ma perchè già allora stare col Genoa, difenderlo, non rompergli i coglioni, non offendere chi indossasse quella Maglia, essere propositivi, sembrava un atteggiamento da Beline appunto. Visto la marea di Scienziati da tastiera che ancora oggi sembrano sfogare le proprie frustrazioni più che Tifare e soprattutto Sostenere il Genoa.
Scrissi quel post e che spiegava il perchè e le motivazioni per le quali fossero nate le Beline ed ebbe un successo incredibile.
L’amico Metello, che ne era il Vice Presidente 🙂 si fece poveraccio un culo così per star dietro alle iscrizioni che arrivavano a pioggia e a dargli pure un numero personale a chi si stava appunto iscrivendo.
Adesso non ricordo ma si arrivò a più di 400 iscritti, più di tanti veri Club insomma. 🙂
Che poi tanti col tempo si dimostrarono non degni di quell’appartenenza, questo è un altro discorso..
Vi si si iscrissero anche amici, persone che facevano parte della TO, ma la mia gioia mista stupore fu vedere che anche Roberto Scotto volle farne parte. Bisognava dare un numero a tutti, ma io un numero in particolare per te lo avevo già ben in mente e come volevasi dimostrare fu quello che Tu scegliesti: 1893.
Per me, senza offesa per nessuno, quel Numero poteva essere solo il tuo.
Genoa Cosenza, per me La, Partita, se si parla di Genoa e del Suo Tifo.
Come moltissimi di voi presenti a quella, Partita, vi fu uno straordinario momento di Genoanità.
E questo, come del resto scrissi sul Muro, fu per merito tuo, Roberto.
Una notte a Sturla mi raccontasti come andò quel tuo prendere il microfono e fare quello che hai fatto, ma queste son cose nostre, quindi dico come dissi allora, che soltanto tu, senza offesa per nessuno, potevi farlo.
Per me, mia opinione e che conta zero, solo un’altra persona poteva arrivare a tanto e cioè Fabio Domenichelli.
Sempre detto col massimo rispetto per tutti e sempre senza offesa per nessuno
Se vi ricordate, quella volta si cantò Ma se ghe penso, ma non come altre volte quindi facendo solo il coro del motivo musicale, ma la si cantò tutta e con tutte le parole.
Ci fu un attimo di silenzio assordante in tutto lo Stadio visto quel che stava accadendo in Campo.
Poi, nel silenzio più assoluto, si udì una voce, unica, da sola, che molto lentamente incominciò con “Ma se ghe penso…. allòa mi veddo o mâ…
Era mai successo e quindi fummo tutti colti da un attimo di smarrimento, ma che durò un battito di ciglia, perchè e solo i genoani possono capirlo e quindi farlo, tutto lo Stadio proseguì nel cantare quella splendida canzone. Fino all’ultima strofa.
Tutti insieme, come se ci si fosse messi d’accordo prima e la gente sapesse cosa fare.
Ancora adesso, mentre scrivo, sto piangendo come un deficiente ricordando quel momento, ma la morale è che migliaia di persone cantavano e piangevano nello stesso tempo.
Fu una cosa straordinaria, probabilmente irripetibile.
E tutto questo, fu per merito tuo, Roby.
Non so se sia questa la volta, ma ho trovato solo questo video su Internet.
Non so perchè, non so per quale motivo, ma ho avuto anche il piacere oltre che l’onore di essere invitato, a casa tua.
E più di una volta.
E un giorno tu mi dissi “Pensi che qui ci vengano tutti a mangiare a casa insieme a me e a Clara?”
E mi ricordo benissimo e pagherei oro, se lo avessi, per avere quella foto.. quando visto il mio essere “birichino”, tu mi feci una foto mentre dormivo causalanottatacheavevofattounpo’tardi sul poggiolo di casa tua.
Mi ricordo come ridevi e so che stai ridendo anche adesso.
Poi ci fu il “viaggio” e nel vero senso della parola, per andare a vedere il Genoa in trasferta.
E anche qui, non so perchè e che meriti potessi avere io, in quella macchina c’ero anche io insieme a te, a Clara e a Barbara. E che fu un “viaggio” lo fu perchè al ritorno verso Genova, mi sembra a Piacenza, appena usciti dal casello la tua macchina si fermò. Fumava come un Turco in sala parto quel cofano. E rimase lì.
E per fortuna mia, dopo poco tempo passò il Pullman del Genoa Club Sestri Ponente con a bordo il Buonanima e caro amico di famiglia “Milio” Parodi. Che nonostante fosse pieno, il pullman dico, mi prese a bordo senza non aver riso anche un po’ per la situazione.
Quanto ridere, quanto divertimento in quel viaggio e in quella trasferta e quante bestemmie al ritorno. 🙂
A te non piaceva il Pesto 🙂 specie quello buono. E allora mi ricordo i tuoi occhi che si spalancavano e il tuo viso che si illuminava quando ti portavo il Basilico di mia sorella Patrizia, che in effetti senza presunzione, era il migliore di tutta Genova quindi, del Mondo.
Mi ricordo il tuo “pressarmi” sul portarti i semi da piantare.
Mi ricordo la casa sopra Varazze, in campagna, dove andavi in villeggiatura nei mesi estivi.
Quella pace e quel sempre meraviglioso tuo parlare di Genoa.
Perchè tu parlavi sempre di Genoa, non e mai contro, il Genoa.
Poi ci perdemmo di vista e di frequentazione. Fu principalmente a causa di un mio post scritto sempre sul Muro e che ancora oggi dico e penso fu mal interpretato da qualcuno.
Tu mi chiamasti al telefono e mi dissi: “Tony… leva quel post.” Ma non era un invito era praticamente un ordine.
Io ti dissi che non ci pensavo nemmeno, perchè non c’era scritto quello che alcuni avevano capito esserci.
Tu mi ripetesti: Tony.. leva quel post. E io ti risposi no, non lo levo perchè non è così come si pensa o pensa qualcuno.
Andai a rileggerlo e questa volta ti richiamai io, dicendo che avendolo appunto riletto io non lo levavo.
Ci fu un momento che davvero pensai: adesso quando mi vede mi dà una saccata di botte.
E io a meno di prendere una mitragliatrice, me le sarei tenute, cosa potevo fare con uno come Roby…
Sta di fatto che da quella volta, anche giustamente da un lato visto che lui apparteneva a un mondo e che in quel mondo aveva dei fratelli, dei compagni di una vita, i rapporti si raffreddarono.
Un giorno mi accorsi e per puro caso, di non essere nemmeno più tra i suoi amici su Facebook.
Ma non ci rimasi male, perchè lo capivo, capivo il perchè lo aveva fatto. Perchè lo avevi fatto.
E comunque anche da questo ho capito che mi hai voluto bene. E non poco.
Poi venne la terribile malattia, i primi sintomi, e nessuno ancora capiva cosa fossero e da cosa causati.
Io ripeto ho fatto nulla, ho fatto meno di nulla per starti vicino, son ben altre le persone che possono chiamarsi tuoi amici e che ti sono state davvero vicine. E di questo, da un lato me ne pento, mi dispiace. E ora te lo posso dire.
Ma so che sai benissimo la”testa di minchia” che sono e quindi…
Nel mio piccolo avevo fatto qualcosa e forse anche di molto importante.
E adesso da Lassù capisci che cosa, visto che a quanto ne so nessuno nemmeno Clara te lo aveva mai detto.
Poi visto che l’Universo ha delle strane leggi e per la stragrande maggioranza delle persone incomprensibili, dopo tanti anni, mentre stavo parlando al telefono con una persona a me molto cara, vedo comparire sul telefonino Roby 1893.
Era passato molto tempo, anni dall’ultima volta che ci eravamo sentiti e quindi rimasi prima stupito, poi onestamente anche un po’ spaventato perchè ho detto: se mi chiama è perchè adesso questo mi fa un culo così.
Finisco la telefonata con la persona e tirando un bel respiro, metto il dito su Roby 1893.
“Pronto” e io “Ciao Roby, mi hai chiamato?”
Tu mi dici: “No.. non ti ho chiamato.”
E allora mi son messo a spiegarti quello che era successo e tra l’altro stranissimo, perchè anche avessi schiacciato per sbaglio il tuo nome, erano anni che non c’era tra le mie telefonate…
Quindi come cazzo ha fatto ad uscire e io schiacciare il tasto di chiamata…
Tra l’altro Roby comincia con la R.. non con la A.. quindi vallo a cercare tra i tanti nomi presenti in rubrica…
Sta di fatto, che ci siamo messi a parlare e come se fosse mai successo nulla.
Io ti dissi: Sai onestamente pensavo ce l’avessi con me e avresti anche avuto ragione se così fosse stato.
E tu mi dissi: Perchè dovrei avercela con te?
Ciao Roberto, Ciao Roby 1893.
Primma o poi se rivedemmo.
P.S. Mi permetto di dire una cosa a tutti i genoani che specie in merito alla scomparsa di Roberto, parlano di Terzo Anello.
A me ma anche a Roby, queste parole fan venire l’orticaria, perchè al Ferraris c’è mai stato un anello tantomeno un terzo.
Sono anni che lo si dice ma a quanto pare invano: si dice Terzo Piano. Della Nord.
Definizione meravigliosa e creata da Carlos dei GiR.
Se la si smettesse col terzo anello mi si farebbe un piacere.
E credo anche a Roberto.