SENSAZIONI POSITIVE
Si potrebbe cominciare con il dire che nel calcio si sono sviluppate società con proprietà capienti e che queste negli anni hanno speso più di quanto potevano permettersi. Naturalmente si droga il mercato e lo si rende tutto sbilanciato, talmente sbilanciato, che queste stesse società, pur di sopravvivere nel loro delirio d’onnipotenza, non hanno alternativa che quella di farsi un cortile del pallone tutto loro. Che ci siano o che non ci siano, che partecipino con le altre e proseguiamo a stare tutti insieme in questo baraccone, questa asimmetria deve in qualche modo essere curata, un po’ con limiti che possono riguardare mercato e ingaggi, diritti TV ripartiti con criteri più giusti e tante altre regole. Detto questo, cosa che non si verificherà mai, come stare in questo carrozzone senza prendere schiaffi o almeno limitarli? E il Genoa, il nostro amato Genoa, dove sta andando con questa nuova proprietà? Ci penso da quando i 777 hanno dato il via alla nascita della company 777 Football Group, società costruita con l’intento di raggruppare sotto un unico cappello, squadre di nome ed antico blasone. Può questa essere la strada che, sfruttando dinamiche comuni di business e di mercato, riesca ad arginare le forti disparità nei vari campionati di appartenenza? Sono convinco che per quanto riguarda sinergie ed economia di scala in ottica globale sia la cura giusta da intraprendere, c’è solo da fare sentire i tifosi unici. Questa è la parte più difficile, perché molti di questo hanno paura: ecco i 777 non pensano più al Genoa, ma mettono i soldi per il Vasco o l’Hertha… e a lato pratico si è già notato con Blessin una diaspora che per fortuna è stata ridimensionata e ricomposta sul nascere. Siamo quindi entrato nel mondo del pallone globalizzato dove l’egoismo deve essere superato.