senza giornali

senza giornali

Oltre il silenzio che ci accompagna ormai da giorni, oggi non escono i giornali, ci sarà sì la TV ed il web, ma è pasquetta, il fuori porta precluso da Coronavirus, allora di buon mattino la mente può uscire ancora più libera, senza pastoie o condizionamenti mediatici, in un momento appunto dove i media la fanno da padrone incontrastato. Si legge di tutto e di più, ci si abbevera di Youtube come di “Repubblica”, passando per controtv e fake news che però non cambiano la sostanza: nel dopo Coronavirus ci vorrà tanta liquidità personale, parlo di cassa e di contanti. I ricchi come sempre si sono attrezzati, hanno le munizioni e grazie ad un Governo compiacente che ha messo in pista un “Comitato”, dimenticano come per incanto il ricco epulone con Lazzaro alla porta, al quale solo i cani leccavano le piaghe. Il diavolo è lì come sempre che aspetta e non vede l’ora di trovarsi davanti il ricco, perché con Gesù nel deserto è andata male: “E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani.“. Quindi oggi il diavolo, per il dopo Coronavirus, punta tutto sul ricco, gli chiede di trasformare le pietre in pane, di fare in modo che la tecnologia venga sempre più potenziata e venga gestita solo dallo Stato, ma al privato tutto il resto, senza paletti e pastoie, dall’istruzione alla sanità, dalle infrastrutture alla giustizia. Siamo lenti, troppo lenti, ci dicono i manager sapienti, questo Paese va sburocratizzato, bisogna recuperare punti di PIL, per poi poter misurare Lazzaro alla porta e guardare come vanno le piaghe curate non dai cani, ma in cliniche private. Ma torniamo alla liquidità del ricco, a come il ricco in questo “dopo”, su quale “mercato” potrà contare per appoggiarvi la sua esistenza, su quale consumatore potrà fare affidamento, in quante rate potrà vendergli l’auto o cambiargli il frigo, riciclargli il divano o il canterano e sostituirgli gli infissi di legno, convincerlo a cambiare il gestore telefonico, o quello della luce o del gas, proporgli una settimana in crociera ai Caraibi, o portarlo a prendere il sole in Costa Azzurra, su spiagge frequentate dai nudisti . Mutare le pietre in pane, nel dopo Coronavirus, per il ricco epulone, sarà vera impresa, da ricostruire non ci saranno fabbriche, infrastrutture, ospedali, scuole oppure case, ci sarà da ricostruire il consumo ed il consumatore, una vera impresa nell’impresa. E’ pasquetta, non si va fuori porta, si è giustamente costretti in casa, c’è tempo di pensare: alle palanche.

Circa l'autore

IL LANTERNONE di Boccanegra

Pensionato, libero pensatore, nulla facente, amante dei cantieri dove poter suggerire agli operai il modo migliore per intervenire in tubature guaste e porvi rimedio, senza per questo essere brutalmente insultato. Se avanza tempo dipingo e scrivo brevi post su Faccialibro per amici trovati in rete, no perditempo

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