Sì è Calcio, ma esiste un’Etica
Parlare di Etica nel Calcio, specie italiano, capisco che faccia sorridere.
Tuttavia, l’Etica esiste, non è un’invenzione di qualche squilibrato.
E anche nel Calcio pur nelle sue brutture e nei suoi personaggi non certo da libro Cuore, qualche segnale, qualche manifestazione del suo esistere si vede. C’è.
Dove a parer mio non esiste è nel comportamento di alcuni imprenditori.
Perchè ho letto di persone decisamente facoltose, che contrattano e tirando all’osso per usare un eufemismo, con dei poveri cristi che hanno solo la colpa di aver fornito prestazioni, lavoro e merci varie, fidandosi di qualcuno.
Cioè, personaggi milionari che offrono molto molto meno a chi deve avere il dovuto.
Non dico che si possa parlare di ricatto, di legge del più forte, ma secondo me ci si va abbastanza vicino.
Ed è un comportamento, per quel che mi riguarda, disgustoso.
Parlando di Calcio, sono sempre più contento di aver trovato la 777 sulla strada del Genoa.
Una Holding, e non certo un Fondo. Sebbene alcuni personaggi si ostinino a non capirlo.
O fanno finta, di non capirlo.
Altri, invece, sembrano più che soddisfatti del comportamento di alcuni e diventati improvvisamente loro beniamini.
Cioè di persone a cui non mancano certo i soldi, ma che fanno proposte del “prendere o lasciare” ad altre persone che sono in grande difficoltà. A lavoratori, che hanno famiglia.
E che senza quei soldi, i soldi che gli spettano, rischiano di fallire o nel peggiore dei casi di non arrivare a fine mese, con tutte le conseguenze che ne derivano.
E che le istituzioni, le nostre, non dicano una parola sui questo, a me fa un po’ schifo.
Io sono un seguace 🙂 del Lombroso e proprio per questo osservo i visi, le espressioni delle persone. Gli occhi, soprattutto.
E sarò deficiente, ma quando osservo una persona come Josh Wander, ma anche Andres Blasquez, tanto per dirne una, mi viene spontaneo pensare e dire: dobbiamo essere non contenti, ma felici, noi genoani.
E siamo solo all’inizio.