VUOI ANCHE VINCERE
“Quello che capita al Genoa non capita da nessuna altra parte”.
Purtroppo (o per fortuna) non è la verità, perchè la realtà delle cose dice che le cose capitano ovunque e poi ognuno se le vive alla propria maniera. Parliamo della contestazione di Roma, sponda giallorossa?
Oppure di quella sponda Laziale?
Parliamo della contestazione in corso a Torino, sponda Granata?
I fatti accadono ovunque, e lo scorrere degli stessi e del tempo condiziona gli umori.
Possiamo dire che al Genoa però la tendenza è sempre quella a peggiorare le cose?
Davvero…ci si appella al “diritto al mugugno” per attaccare qualsiasi cosa. Tanto che, è argomento già trattato, il fatto che al Genoa qualcosa che non va bisogna trovarlo sempre e comunque.
Vinci 1-0? “Eh, ma hai sofferto troppo”.
Vinci 2-0? “Eh, dovevi chiuderla prima”
Vinci 3-0? “Avversario scarso”.
Pareggi? “Dovevi vincere”.
Perdi? “Pareggiare era fondamentale”.
Ora: le colpe di questa stagione sono state individuate ed accollate ad una società che sta navigando in un mare tempestoso e probabilmente a vista. Si spera che alcuni “porti” sicuri siano stati individuati, così come si spera che la “corsa al rimedio” non sia pregiudicata dalla salvaguardia del proprio cadreghino.
Mi chiedo però: se è vera la voce che sulla decisione dell’esonero del pur bravo Gilardino ha influito il volere di Spors per quale motivo dovrei leggerci un attacco e non un tentativo di rimedio?
Se Spors fino a due settimane fa veniva indicato dagli “anti-ispanici” come la cura di tutti i mali (con relativa riduzione delle responsabilità di Blasquez) come vengono indirizzati adesso i commenti?
Sento e leggo messaggi da ieri che rasentano l’isteria.
Commenti che individuano colpe, strali, insulti e naturalmente l’inevitabile funesto finale.
Vi dico cosa penso: non è scritto da nessuna parte che il subentrante Vieira farà peggio del Gila.
Purtroppo quando ci sono casi al limite dell’incredibile come l’escalation di infortuni e di gente indisponibile qualche ragionamento bisogna farlo. L’unica cosa importante è che dietro di tutto ci sia una scelta tecnica fatta con la necessaria lucidità. Scelta che probabilmente dopo la partita con il Como abbiamo pensato in tanti, malgrado il sospiro di sollievo tirato al 92esimo.
E’ anche vero che, ricollegandomi a quanti scritto sopra, avessimo avuto più occasioni di dire “Eh, dovevi chiuderla prima” nessuno avrebbe pensato ad agire come si è agito.
E parlo degli ultimi due campionati.
Delle prese di posizione prese per principio non ci vedo niente di utile per il Genoa; mi auguro di vedere una squadra più coraggiosa capace di esprimersi con i migliori in campo a partire da domenica. Che il dubbio che qualcuno non “si sia sbattuto abbastanza” per la causa finora è plausibile.
Ma non è quello di cui parlare oggi: adesso serve che il Genoa trovi il suo “porto di arrivo”, nel modo migliore ed auspicabile. Se poi lo farà con qualche sovrapposizione in più, con qualche cross dal fondo (e non da metà campo) o con movimenti senza palla a dettare il passaggio credo che non si lamenterà nessuno.
Forse.
SEMPRE ALE’ GENOA